Sanatoria fiscale: “più onesto il cartello di Medellin!”

24 Settembre 2009
1 Commento


Amsicora

“Era più onesto il cartello di Medellin”, dice sarcastica la Anna Finocchiaro, subito dopo il voto favorevole, in prima lettura, al Senato, della maxisanatoria per chi ha esportato illegalmente capitali all’estero. Aliquota al cinque per cento (invece del 43) e super - protezione per una serie di reati societari e tributari, tra cui il falso in bilancio. Protesta compatta delle opposizioni, con il Pd che abbandona l’Aula. Si schierano contro anche la Cgil e l’Associazione nazionale magistrati. Lo scudo è il terzo, del genere, varato dai governi Berlusconi, a cui si aggiunge un condono edilizio. Il ricavato sarà il pilastro della politica economica di Tremonti nel 2010
L’unica ancora di salvezza contro questo scempio morale e giuridico è il Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha preferito non commentare, aspetta - come vuole la prassi - che arrivi sul suo tavolo il testo per la promulgazione, quindi il secondo passaggio a Montecitorio. Certo è che il Capo dello Stato studierà con particolare attenzione il provvedimento, di cui si è già interessato personalmente prima del percorso parlamentare. Grazie a lui, infatti, dalla protezione sono stati esclusi coloro che hanno procedimenti penali in corso.
Pare che l’ultima, definitiva versione dello scudo fiscale - approvato in mattinata dal Senato e in attesa del sì definitivo della Camera - possa arrivare a fruttare alle casse dello Stato 4 miliardi e mezzo di euro. C’è chi sostiene la stima è pessimistica. In ogni caso, un bel gruzzolo: tanto da permettere al ministro dell’Economia Giulio Tremonti di presentare una Finanziaria vuota, e riservarsi di stabilire le risorse per i tagli alle tasse ai lavoratori dipendenti, la ricerca, l’università, il cinque per mille e le missioni militari all’estero in base ai proventi che arriveranno dalla maxisanatoria. Le casse dello Stato e le politiche economiche del governo, insomma, saranno sorrette per un anno intero dai soldi racimolati dai pentiti “evasori - esportatori” di capitali.
A che prezzo? Niente che non sia già stato pagato con il precedente governo Berlusconi, che di scudi fiscali ne varò due a cui aggiunse anche un condono edilizio. Il costo si può definire con una parola: legalità. Lo scudo fiscale la calpesta, e permette a chi evaso il fisco ed esportato soldi all’estero di farli rientrare a prezzi stracciatissimi, un’imposta con aliquota al cinque per cento. Si noti che, in condizioni normali, su quei soldi gli evasori - qualora non avessero, appunto, evaso il fisco - avrebbero dovuto pagare quasi nove volte tanto: il 43 per cento. All’evidente convenienza economica si aggiunge quella giuridica. Chi vuole far rientrare i capitali dall’estero avrà garantito l’anonimato e sarà coperto da una serie di reati tributari e di violazioni contabili, come la dichiarazione fraudolenta, l’infedele dichiarazione, l’omessa dichiarazione, l’occultamento o la distruzione di documenti contabili. Impunità garantita anche dal falso in bilancio. La norma è valida dal 15 settembre al 15 dicembre 2009, i procedimenti avviati prima non verranno interrotti. Ha ragione una volta tanto la Finocchiaro: “era più onesto il cartello di Meddellin!”. Ed ha soggiunto: “si è presentato con i suoi capi, con nome e cognome, al governo colombiano per offrirgli di far rientrare i capitali all’estero e aiutare così il bilancio pubblico. Il governo colombiano non accettò, ma - ha proseguito la Finocchiaro - da noi, no: in violazione di tutte le norme, si fanno rientrare capitali sulla cui costituzione nessuno indagherà mai e a cui si garantisce l’anonimato, in spregio a qualsiasi norma di civiltà giuridica”. La Finocchiaro aveva richiesto, a nome del gruppo, la presenza dei ministri interessati, quelli della Giustizia e dell’Economia, Angelino Alfano e Tremonti, per una pubblica assunzione di responsabilità. Non l’ha ottenuta, e ha attaccato: “Loro non vengono e noi usciamo dall’aula anche in nome di tutti quelli che pagano tasse salate: dagli imprenditori agli operai metalmeccanici”.
La linea del Pd è condivisa anche dalle altre opposizioni. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha detto: “Chi ha truffato lo Stato o i risparmiatori deve pagare. Questa sanatoria del falso in bilancio è inaccettabile e getta un’ombra nera su tutta l’operazione scudo fiscale. Chiediamo al ministro Tremonti di esprimersi: non può far finta di non vedere quello che ha fatto la sua maggioranza al Senato”. Ma quanto fatto dalla maggioranza è sicura esecuzione dei desiderata di Tremonti, che vuole i soldi per una Finanziaria senza tasse.
Il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro, come di consueto, non è stato tenero: “Noi dell’Idv crediamo che lo scudo fiscale sia una legge ‘criminogena’ che favorisce i criminali e mette nella disperazione chi rispetta la legge e paga le tasse, crediamo che in questo modo si incentivi l’evasore fiscale a continuare ad evadere”. Secondo Di Pietro dello scudo beneficerà anche il premier: “Solo la certezza del diritto e della pena può garantire il rispetto della legge. Crediamo che ancora una volta Berlusconi abbia voluto una legge per se stesso ed i suoi amici giacché come si legge dall’inchiesta giudiziaria in corso ha da sistemare sue pendenze personali che riguardano soldi depositati e investiti all’estero”.
Contro anche la Cgil, con il segretario confederale Agostino Megale: “La politica dei condoni continua a rappresentare uno schiaffo a tutti i contribuenti onesti che pagano le tasse e rispettano la legge”, e l’Associazione nazionale magistrati. In una nota il sindacato delle toghe ha segnalato che il provvedimento votato dall’Aula del Senato “esclude la punibilità per tutti i reati fiscali e societari commessi al fine di evadere il fisco e trasferire il denaro all’estero. Anche i delitti di frode fiscale, emissione e utilizzazione di false fatture, falso in bilancio e persino le cosiddette frodi carosello, che tanto allarme suscitano in ambito europeo, potranno dunque essere sanati con il pagamento di una somma pari al 5% dell’imposta evasa”. Tutti reati economici e fiscali sanabili in un settore che, l’Associazione giudica “delicatissimo, nel quale già si sconta una situazione di illegalità diffusa e di difficoltà di accertamento”. Si garantisce così “l’impunita’ a chi ha realizzato profitti violando la legge”.
Ora non ci rimane che sperare nel Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Confidiamo che non promulghi questa legge, che si presta a più d’un rilievo di costituzionalità.

1 commento

  • 1 Teodoro Di Nardo
    31 Marzo 2010 - 17:38

    Nella Politica di oggi non ci sono piu’ partiti di idiologia politica, ne’ di destra ,ne’ di sinistra, chi governa oggi l’Italia, e nel futuro, deve fare del bene al paese, a tutti gli Italiani senza una idee politica dell’odio.
    Nelle nuove generazioni, non ci sono piu’ politici , che hanno una carriera dedicata alla Patria ,all’emigrazione , nel settore degli Italiani nel mondo, dopo gli ultimi imbrogli di curruzione di residenza all’estero, per prendere un seggio da deputato..come riportato pure dalla stampa Inglese, L’Italia e’ in, un (( Barbaramento della Cultura ect,…)..Io continuero sempre a lavorare sul piano dell’affermazione della nostra immagine della comunita’ a Londra, Attraverso vari livelli, dobbiamo diffondere e sostenere la vita politica istituzionale culturale per le nuove generazioni di origine Italiana, nate e cresciute a Londra ,e nel Mondo, e non portare sentimenti di una certa politica di odio, e di curruzione, contro gli stessi Italiani, questo accumola sfiducia nei confronti della propia rapresentanza Parlamentare Italiana.
    Ci sono all’estero 4 milioni di Italiani rappresentano una risorsa di umanita’ per il paese da un punto di vista sociale, culturale, politico, ed economico, gli Italiani all’estero possono esprimere la loro internazionalizzazione di essere i veri Patrioti Italiani, amiamo la nostra Patria, in differenza di molti funzionari in Italia..saccenti e propotenti.
    Noi Italiani nati, e cresciuti all’estero a ”Londra”, manteniamo la nostra tradizione Italiana, quardiamo la televisione Italiana, aquistiamo macchine Italiane, vestiti firmati , ogni giorno le famiglie Italiane aquistano prodotti alimentari di prima qualita’, per pranzi , Ristoranti ”MADE ITALY” all’insegna del buon gusto Italiano molto ricercatissimo dagli Inglesi, Americani, in tutto il mondo,che rende l’immagine dell’Italia famoso ed apprezzato da tutti per la sua genuita’.
    E con tutto questo gli Italiani, nel mondo estero contribuiscono alla finanziaria Italiana, e paghiamo le tasse perche’ tanti di noi hanno nella loro patria di origine –Beni Immobili- terreni-case-Ristoranti..ect..e paghiamo le tasse .Abbiamo tutti un passaporto Italiano, e per la legge Inglese noi non possiamo votare qui, mi dica dove dobbiamo votare!!?? visto che noi paghiamo le tasse e come!!…Conclusione , credo che in Italia le nuove generazioni, i nostri figli, devono un’po piu’ studiare la storia d’Italia, la nostra Bandiera e il nostro tricolore, dal canto degli Italiani dell’inno di Goffredo Mameli, che durante ” Le cinque giornate di Milano”, gli insorti Italiani lo intonavano a squarciagola , fu un strumento di propaganda degli ideali veri del risorgimento che contribui alla svolta della riunificazione nazionale di Italia, altro che studiare Cineforum ( Film e Leggende metropolitane, e caccia agli stranieri del film Federico il Barbarossa ect..) e portare l’Italia al Barbaramento della cultura da MEDIOEVO.

    Grande Ufficiale Sig Teodoro Di Nardo
    ( Residente a Londra piu di 50 anni)
    ,se prima o poi si arrivi di modificare la legge, un Deputato deve avere piu’ di 40 anni di residenza all’estero, per essere eletto Deputato, me lo auguro

Lascia un commento