Andrea Pubusa
Che la fine fosse vicina era evidente, era debilitato e sofferente. Tutti lo osannano anche quelli che dovrebbero star zitti: guerrafondai e iperliberisti. Lui era per gli ultimi, per gli scartati, era per la pace. Questo apprezza chi ha sempre combattuto contro la guerra e per l’uguaglianza sociale.
Non c’è da illudersi. Non saranno certamente i tanti goveranti “addolorati” ad applicare i suoi insegnamenti. Noi gli promettiamo che continueremo a combattere.
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