Andrea Pubusa
La TV impietosamente ci mostra i massacri che si svolgono qua e là nel mondo. Certo, i toni sono diversi a seconda di chi li compie, lievi e quasi doverosi quelli isrseliani, con armi inviate anche da noi per la nobile causa, criminali e vergognosi quelli russi. Eppure si tratta in entrambi i casi di bombardamenti a centri abitati e addirittura, come hanno fatto venersì gli israeliani ad ospedali. I morti e i feriti sono tanti, e tanti sono bambini. Le motivazioni sono diverse, i russi vogliono trattare da posizioni di maggior forza, gli israeliani pretendono che i palestinesi emigrino, vadano via per impadronirsi del loro territorio, della Striscia di Gaza. Ma il fine non giustifica la criminalità degli interventi. La gravità dei fatti ci dice che la guerra deve finire, che le armi devono tacere.
Questo ci riporta al dibattito anche interno. Due piazze si sono misurate nei giorni scorsi in Italia. Quella per l’Europa e quella per la pace. Ora, mentre la prima conteneva anche riarmisti, la seconda solo pacifisti. E non c’è dubbio che solo la seconda vuole la fine degli inutili massacri, la prima vuole il riarmo e dunque ammette anche altri massacri. Ognuno avanza le proprie ragioni e le argomenta, le giustifica. Ma ci sono ragioni valide per atti così insensati e crudeli? Aspettiamo che la posterità metta in risalto, stupita, il nostro silenzio? Che condanni la nostra acquiscenza? Noi italiani poi stiamo violando la nostra Costituzione che ripudia la guerra e quindi a maggior ragione queste atrocità non conformi al suo messaggio di pace e miteźza. No a questa barbarie bisogna dire no, ribellarsi decisamente da qualunque parte provenga. Come dice sempre papa Francesco.
1 commento
1 Aladin
15 Aprile 2025 - 05:56
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