Andrea Pubusa

Dalle prese di posizione sulla proposta di pace di Trump in Ucraina si desume che lo avversano tutti quelli a cui Trump è antipatico o quelli che si considerano democratici. Ma, signori miei, Trump è il presidente del maggior paese capitalista, a cui si devono gran parte delle nefandezze della storia recente, dal massacro di milioni di indiani, alla schiavitù e deportazione dei neri, alla invasione di stati e popoli, dal Vietnam all’Irak, alla Libia ed altri ancora. Ciò non toglie che gli USA abbiano anche giocato un ruolo positivo in avvenimenti importanti della storia, come l’intervento contro il nazifascismo nella seconda guerra mondiale, anche se non mancano anche qui imperdonabili efferatezze, le due bombe atomiche sganciate in Giappone a guerra finita, al pari della distruzione  inglese di Dresda, la Firenze tedesca, con decine di migliaia di morti civili. Trump è continuatore di questa tradizione di potenza imperialistica, così come lo era Biden. Cio non toglie che anche un personaggio esecrabile come Trump possa dire o proporre qualcosa di buono, e se lo fa non bisogna negarlo e respingerlo, pur mantenendo fermo il giudizio negativo generale. Non si capisce allora perche’ non pochi pacifisti o comunque sostenitori della necessità di una pace fra Russia e Ucraina, oggi si oppongano  o non la appoggino. Perche’ Trump è un arrogante e respingente presidente? Si dice che è un prepotente imperialista, ma va! Che bella scoperta! Perchè Biden, seppure in modo più pacato, cosa ha fatto? Non ha mandato a Netaniahu le bombe e gli aerei per radere al suolo Gaza e dare la morte a migliaia di palestinesi, donne e bambini compresi? No, questa non è la strada giusta per affrontare il problema. Qui ed ora serve porre fine al massacro in Ucraina, scongiurare devastazioni e morti inutili di giovani e cittadini inermi. Trump dice di volerlo fare subito. Bene. Lo fa per spartirsi territori e risorse? E’ così, ma l’alternativa quale è? Quando Trump dice, brutalmente, a Zelensky che non ha carte da giocare, gli dice che non ha la forza per ribaltare la situazione. E l’UE deve dire quale è l’alternativa credibile. La UE è corresponsabile dj questa debacle e non può capovolgerla. La fine del conflitto è l’unica via per non fare maggiori disastri. Il contrario sembra fare la UE che vuole armarsi, privando i propri popoli di risorse necessarie per soddisfare diritti fondamentali, lavoro, sanità, scuola e molto altro. Zelensky li incita a fare questo, cioè a buttarsi nel baratro. È la posizione disperata di chi in questa vicenda ha sbagliato molto, anzitutto non ha evitato la guerra quando era possibile.