La pace anzitutto

2 Marzo 2025
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Andrea Pubusa


Il mondo capovolto, fundu a susu  sottosopra diciamo in sardo. La guerra in Ucraina è nata per procura, in nome e per conto degli Usa, ed ora il dominus muta radicalmente posizione e ne vuole la fine. Sotto Biden si voleva smembrare la Russia, con Trump invece la Russia torna ad essere un interlocutore e quindi vuole la pace. Nello scontro  alla Casa bianca Trump ha contestato a Zelensky di non volere la pace pur non avendo la forza per alimentare la guerra. Qui si verifica l’incredibile, e cioè che la UE vuole il proseguo del conflitto in contrasto con gli USA. I media europei appoggiano ed enfatizzano la necessità di  continuare le ostilità verso Mosca, pur sapendo che senza  gli USA, la posizione è semplicemente avventurista, destinata alla sconfitta, con grandi rischi di un conflitto  più vasto.

Nei confronti di Trump devono rimanere tutte le riserve possibili e deve svilupparsi  l’opposizione più ferma, tuttavia bisogna ammettere che la sua decisa contrarietà alla guerra in Ucraina va salutata con favore e appoggiata. Non è ammissibile che le forze della sinistra europea siano per la guerra in contrasto con la propria storia pacifista. Non possiamo lasciare la bandiera della pace nelle mani della destra. La UE va in frantumi? Bene, così come è non serve. Bisogna riprendere il progetto originario di una Europa federale, democratica, strumento di uguaglianza e di pace. Ma per far questo la guerra deve finire subito.

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