Andrea Pubusa
In Italia ogni cosa anche quelle serie, vengono traformate dai chi ci governa in drammatica burletta. Prendete la vicenda del libico Almasri. Contro di lui la Corte penale internazionale spicca un mandato di cattura perche’ lo giudica un torturatore di migranti in transito in territorìo libico. Viene arrestato in Italia e la Corte d’appello invia gli atti al nostro ministro della giustizia perche’ - secondo procedura - autorizzi o neghi il trattenimento. Nordio omette di provvedere e la Corte d’appello, in assenza di assenso del ministro lo libera, secondo legge. Ma l’aspetto tragicomico della vicenda è che Notdio lo scarcera perche’ manca la sua, sì proprio ls sua!, autorizzazione, provvedimento che avrebbe ben potuto (e dovuto) adottare anziche’ decidere, rimanendo silente e inerte, la sua scarcerazione. Ma non basta, Nordio si accorda con il ministro dell’interno Piantedosi perche’ questi appresti un aereo di stato per traferire a tamburo battente Almasri a Tripoli. Pericoloso, dicono, anche se in Italia era venuto non per perseguitare migranti (a questo pensa il governo italiano), ma per vedere una partita della Juventus di cui è tifoso. E’ innegabile, dunque, che la liberazione è stata voluta e gestita dal governo perche’ l’Italia non può chiedere e pagare i libici per bloccsre i migranti in transito e poi arrestare chi fa il lavoro sporco. E questo è ciò che rimarrà al di là dell’esito della iscrizione nel libro degli indagati della Meloni e dei suoi due ministri. Quanto è lontano il nostro governo dalla Costituzione, che riconosce alla persona per il fatto solo di esistere i diritti fondamentali e inviolabili dell”uomo! C’è poi una violazione dei trattati sulla Corte penale internazionale che l’Italia ha sottoscritto.
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