Le Comunità ebraiche di Milano e Roma hanno dichiarato di non partecipare alle iniziative dell’ANPI in questa giornata della Memoria perché su Gaza ha parlato di genocidio. Gad Lerner e molti altri ebrei hanno giustamente osservato che la giornata della Memoria non è solo ricordo, ma anche impegno per il futuro e sull’oggi. Mai più ripetere la tragedia dell’olocausto e le tante altre accadute nella storia, ma anche presa di posizione quotidiana sull’oggi. E qui non possiamo dividerci sulle qualificazioni. A Gaza è in atto un genocidio o no? Le distinzioni son sempre difficili, dipende dagli incerti e opinabili criteri posti alla loro base. Ma su un punto si può convenire: nella Striscia è in atto un massacro indiscriminato di palestinesi, compresi donne e bambini, è una devastazione, che mira all’espulsione della popolazione dal suo territorio. Ci vuole altro per condannare la politica e l’azione del governo israeliano? E chi difende il popolo palestinese, in generale, non è certamente antisemita (e non è con Hamas). Anzi son proprio quelle azioni criminali di morte e devastazione ad alimentare l’antisemitismo. Giustamente Anna Foa parla di suicidio di Israele.
Sarebbe dunque auspicabile un’azione comune nel giorno della memoria della Shoah e di tutte le altre violazioni dei diritti inviolabili della persona, senza fare distinzioni sui crimini, che sono tutti gravi.
La memoria non dev’essere attraversata dalle divisioni
27 Gennaio 2025
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28 Gennaio 2025 - 08:18
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