Nell’anno terzo dell’era Meloni
non solo rospi e delusioni
delle vittorie bisogna gioire,
serve al morale per ripartire,
che l’autonomia l’abbiamo affossata
allorchè la Consulta si è pronunciata.
La Repubblica è una, non si può spezzare,
ma all’uguaglianza si deve puntare,
Calderoli e Cassese, che brutta figura,
per noi una boccata di aria pura.
Il resto son cavoli acidi assai
color nero pece che non cambia mai.
La democrazia è ormai superata
col braccio alzato tutti in parata,
lo sciopero è lo sfizio dei lavoratori
che a precettarli si levano i cori;
se sei studente e vuoi protestare
il manganello dovrai assaggiare,
se sei un giudice ligio alla legge
non hai capito che ti vogliono gregge
han messo Nordio a far voce grossa
e tu sei per sempre una toga rossa.
Dallo scranno più alto di questo governo,
in un clima gelido di pieno inverno,
tutta faccette e occhi di strega
amica di Musk e del motosega,
Giorgia si sdegna, s’intigna e inveisce
per l’opposizione che non la capisce
mentre in Europa ha tutt’altra postura
serena e pacata per ogni sventura
dei poteri forti alla fin della fiera
resta pur sempre una cameriera.
Treni sempre in ritardo o cancellati
conta essere assolto da tutti i reati
e Salvini sogna ma gli butta male
l’agognato ritorno al Viminale.
La farsa assurda dell’Albania
è un parto perverso di fantasia
che Giorgia rivendica verde di bile
milioni al vento per farci un canile.
Gli infortuni mortali in grande aumento
il lavoro insicuro non porta sgomento
a chi vede il profitto come unico scopo
e della prevenzione si prende gioco,
poi tra una frana e un’alluvione
non c’è più fine alla devastazione
del territorio e dell’ambiente
insieme alle vite di tanta gente.
Intanto a Milano ci pensa Sala,
un bel grattacelo accanto alla Scala,
e come misure anti-inquinamento
stop sigarette e largo al cemento!
La guerra mondiale a pezzi infine c’è stata
e chi aveva il potere non l’ha contrastata,
il mondo tutto si indigna ma tace
le grandi potenze non vogliono la pace.
Il genocidio non è più reato
Netanyahu lo compie indisturbato
e quando il Papa il suo grido leva,
gli dicon stai zitto, chi se ne frega,
non vorrai mica passare da antisemita
pensa alla chiesa e stai su con la vita.
Chi povero era lo è sempre di più
e solo esser ricchi e una virtù,
ricerca, cultura e istruzione,
vengono tagliati senza ragione
per la sanità son pianti e lamenti
i fondi li spostano sugli armamenti.
L’augurio migliore è portare pazienza
e che sia un altro anno di RESISTENZA!
Buon 2025!!!
Cinzia Niccolai
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