Sardegna: partitini di sinistra perche’ non vi unite?

31 Dicembre 2024
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Andrea Pubusa 

Non so esattamente quanti partitini di sinidtra esistono in Sardegna. Progressisti, Sardegna futura, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Liberu e altri di cui ora non ricordo il nome. La caratteristica di queste piccole forze è ch’esse dicono più o meno le stesse cose. Molte condivisibili: sono tutte dalla parte del lavoro e dei lavoratori, sono tutte contro la guerra  per la pace  vogliono tutte una Sardegna più autonoma. Partecipano di solito alle stesse manifestazioni, sono tutte alternative alla destra. Eppure, nonostante questi punti comuni, mantengono una loro distinzione, hanno ognuna un segretario, organi dirigenti e iscritti. Il risultato di tutto questo è che per entrare in Consiglio regionale devono far coalizione col PD, spartendosi con esso e col M5S seggi, assessorati e sottogoverno. Quando il centrosinistra riesce a vincere, ovviamente. Se no, rimangono in attesa della prossima scadenza elettorale. Il dato di fondo è che manca un orizzonte comune, non c’è un’idea di trasformazione della società. Ad esempio, al di là delle cose concrete, la giunta Todde quale disegno generale ha? Verso quale traguardo vuol portare l’isola? Cosa pensa e dice dell’autonomia sarda? Vuole una revisione dello Statuto speciale? E in economia quale sviluppo ipotizza? Onestamente, pur non essendo ostile a questo schieramento, non riesco a vedeŕe la prospettiva.  E capisco perche’ è cosi alta l’astensione. Non solo dei poveracci che non sentono queste forze vicine, ma neanche di chi vorrebbe un progetto di cambiamento. Se voglio una trasformazione istituzionale, economica e morale della Sardegna, per chi voto? Se a Cagliari o in un altro comune sento il bisogno di un mutamento serio, forte, chi seguo? 

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