Massimo Villone: le votazioni per il giudice della Corte Costituzionale e le preoccupazioni della destra

17 Ottobre 2024
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Concetto Vecchio

Massimo Villone,
giurista, membro del comitato
che ha promosso il referendum
contro l’Autonomia
differenziata, cosa ci dice il blitz
fallito sulla Consulta?

«A destra cresce la
preoccupazione per le due
decisioni che la Corte
costituzionale dovrà assumere a
breve sull’autonomia
differenziata».
E perciò vuole piazzare il suo
consigliere giuridico, Francesco
Saverio Marini, alla Corte?

«Sì, dentro una strategia di
riduzione del danno. Il  tentato
blitz è stato una reazione
scomposta al successo della
raccolta di firme contro la legge
Calderoli».
Quanti hanno firmato?
«Un milione e trecento mila
cittadini. Nessuno se
l’aspettava».
Quali sono le due decisioni di
cui parlava prima?
«ll 12 novembre la Corte
esaminerà i ricorsi delle Regioni
Puglia, Campania, Toscana,
Sardegna che mettono in
discussione la costituzionalità
della riforma voluta dalla Lega.
Io li ho letti sono ben fatti,
solidi».
E Ia seconda?
A gennaio la Corte dovrà
vagliare l’ammissibilità del
quesito referendario abrogativo
della riforma. Se l’accoglierà si
andrà al voto» .
Potrebbero mettere a rischio
la riforma?

«Se non tutta almeno in parte.
Indebolendo l’intero disegno».
Quindi serve una Corte non
ostile al governo?

«Meloni l’ha detto chiaro e tondo
che vuole rivoltare il Paese come
un calzino. L’autonomia
differenziata e il premierato
sono le inovazioni fondanti
de la Costituzione della destra».
La Consulta va tenuta
fuori dalla mischia politica. Di recente
ho proposto di rendere
pubbliche le decisioni
consenzienti o dissenzienti dei
giudici. Sarebbe un fatto di
trasparenza, tanto gli addetti ai
lavori le conoscono lo stesso».
Non crede alla terzietà?
«I giudici sono uomini, con le
loro convinzioni, che incidonono
anche sui giudizi riguardanti la
conformità alla Costituzione».
Come spiega l’irritazione
della premier per il mancato
blitz?

«Lei aveva avuto qualche
assicurazione sul soccorso di
parte dell’opposizione per i voti
mancanti. Questa sponda è
venuta meno, e siè trovata con le
carte scoperte» .
La diffusione della notizia
della convocazione dei soli
parlamentari di maggioranza ha
sventato il piano?
«È evidente. Mancavano dei voti
e bisognava acquisirlL Sono
sicuro che ci riproverà».
A dicembre bisogna eleggere
quattro giudici.

«E la Corte si ritroverà con undici
membri. Se uno solo ha
l’influenza si mette a rischio il
funzionamento».
Cosa farà Meloni?
«Penso che proverà a eleggerne
almeno uno».
Sempre a maggioranza?
«Questo lo vedremo, ma la sua
esigenza vitale è di avere
qualcuno che la garantisca».
Ma non ha i numeri per farlo.
Non dovrà scendere a patti con
l’opposizione?

«O se ne convincerà o saremo al
mercato del pesce».
Marini è incompatibile visto
che ha scritto il premierato?

«Tecnicamente non lo è, ma io al
suo posto non avrei accattato”.

(pubblicato  Lunedì, 14 ottobre 2024 la Republica)

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