Il massacro indiscriminato come lo chiamiamo? Possiamo rimanere ciechi e muti?

16 Ottobre 2024
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Andrea Pubusa

Hitler con l’operazione Barbarossa decise lo sterminio dei cittadini sovietici che, essendo slavi, cioè di razza - a suo dire - inferiore, dovevano essere ridotti in schiavitù. Risultato: circa 25 milioni di morti. Gli ebrei voleva farli sparire dalla terra e ne uccise quanti potè, svariati milioni. La caratteristica comune a questi crimini è che non si facevano distinzioni fra militari e popolazione civile, compresi donne e bambini. Furono genocidi, crimini assoluti.

Ora se esaminiamo le nefandezze del governo israeliano a Gaza e in Libano, la logica è, al fondo, la stessa. Si massacrano i palestinesi in quanto tali, senza distinguere fra combattenti e civili, fa militari, donne e bambini. Netaniahu ďice che sono massacri inevitabili perche’ Hamas e Hesbollah userebbero come scudo la popolazione civile, ospedali e scuole. Ma quand’anche fosse così, è giustificato il massacro deliberato di persone pacifiche, estranee ai combattimenti?

Dopo la seconda guerra mondiale le Carte costituzionali hanno solennemente dichiarato la inviolabilità delle persone e dei loro diritti fondamentali, senza distinzione di razza, lingua, religione, di nazionalità Noi siamo cresciuti in questo ambiente culturale e giuridico. Possiamo ammettere che si violino questi principi e per di più in modo così manifesto e orrendo? Possiamo giustificare che chi vanta una democraticità superiore faccia e accetti questi scempi? C’è una ragione politica, di alleanze che può farci cechi e muti? Una cosa è certa, il silenzio ci sta avvicinando al baratro, ad un nuovo conflitto mondiale, l’ultimo.

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