Il diritto di manifestare pacificamente e senza armi è inviolabile. A Foras sabato ha manifestato legittimamente

7 Ottobre 2024
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Andrea Pubusa

Bene hanno fatto A Foras ed altre associazioni a manifestare sabato attraversando alcune vie cittadine, nonostante il divieto di  corteo della Questura. In realtà, mancava il presupposto costituzionale per  questa limitazione. La manifestazione è un diritto costituzionale inviolabile, tant’è che l’art. 17 della nostra Carta fondamentale non richiede alcuna autorizzazione neanche per le manifestazioni in luogo pubblico,  ma solo un preavviso per dar modo alle forze dell’ordine di proteggere la manifestazione medesima. Nel caso di A Foras il preavviso è stato inoltrato tempestivamente e non esisteva alcun “comprovato motivo di incolumità e sicurezza pubblica” che potesse giustificare il divieto. Infatti la questura non indica nel suo provvedimento alcun fatto “comprovato”, cioè manifesto, incontestbile che possa inquadrarsi nella chiara previsione dell’art. 17, ma fa riferimento ad una mera supposizione della questura sulla possbilità di strumentalizzazione  ” da parte di movimenti che sostengono anche la causa palestinese“, come se le ragioni di questo popolo oppresso e massacrato dall’esercito israeliano non possano legittimamente essere sostenute. A fronte della palese violazione dell’art. 17 Cost. bene ha fatto A Foras ad esercitare  compostamente il diritto di resistenza a difesa della Costituzione, svolgendo pacificamente la manifestazione. Semmai la Procura della Repubblica dovrebbe accertare la violazione dell’art. 17, individuare chi ha deciso la compressione dell’inviolabile diritto di manifestare, e procedere secondo legge contro chi ha disposto la violazione, ordinando alle forze di polizia non di difendere il corteo, ma di impedirlo.
Esiste qualche Procura che in Italia tutela la nostra Legge fondamentale contro le sue violazione, anche quando provengano da chi dovrebbe tutelare le libertà che essa sancisce?

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