Andrea Pubusa
Non c’è dubbio che la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge c d. Pratobello ha avuto un grande successo: 210 mila firme. Una prova importante dell’avversione diffusa dei sardi contro gli impianti eolici e fotovoltaici. Da questo punto di vista la mobilitazione di oggi costituisce una spinta formidabile al rigetto dell’invasione energetica di molte grandi multinazionali del settore.
La questione tuttavia è complicata dal fatto che il Consiglio regionale ha già all’esame un disegno di legge sulla materia presentato dalla giunta Todde. Come conciliare le due iniziative legislative? Bisognerebbe individuare se ci sono spazi per una loro integrazione. Al momemto ciò che emerge è lo scontro, la divisione. In Consiglio regionale la minoranza sembra orientata verso l’ostruzionismo, con migliaia di emendamenti. I pratobello sono ancor più rigidi, pretendono la discussione e approvazione del loro testo. Chissà come andrà a finire? Probabilmente, con qualche modifica, verrà approvato il ddl della giunta, sempreche’ la maggioranza regga.
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