Raccolta firme per il refetendum contro l’autonomia differenziata, un boom che precede la debacle del centrodestra

31 Luglio 2024
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Andrea Pubusa

 

C’era una grande preoccupazione nel movimento contro l’autonomia differenziata, incombe il sole d’agosto - si pensava - e raccogliere le firme diventa difficile. Fare i banchetti  e intercettare gli elettori non è agevole in piena estate. Le ferie scompaginano un pò tutto e rendono difficile organizzare un’attività che è faticosa e impegnativa. Questa preoccupazione è emersa nei comitsti anche in quello cagliaritano riunito nella sede della CGIL. Ma mentre tutti erano dominati da pessimismo e da sconforto, ecco d’improvviso il miracolo, di quelli che anche in politica non accadono quasi mai. Nel primo giorno di raccolta on line hanno firmato in centomila e altrettanto nel secondo e terzo giorno. Morale della favola abbiamo superato quota 300 mila, oltre il 60% rispetto alle 500 mila richieste per indire il referendum abrogativo. Che sospito di sollievo! A settembre le firme saranno abbondantemente raccolte e i banchetti avranno la funzione di dialogare con la gente e di informarla. Sarà insomma l’inizio della campagna referendaria.Ma questo sorprendente alto numero di firme mostra che i cittadini hanno a cuore il problema e vogliono respingere l’attacco leghista e della destra contro le regioni svantaggiate. L’autonomia è stata inserita nella Costituzione per creare uguaglianza,  per superare lo storico dualismo italiano fra Nord e Sud, e non per accentuarlo.  D’altra parte gli italiani sia nel 2006 sia nel 2016 coi referendum hanno respinto le iniziative di Berlusconi e di Renzi di stravolgere la Costituzione. Insomma c’è la convinzìone radicata che questa Carta ha dato buona prova ed è meglio mantenerla com’è e salvare l’assetto chd ha creato.

Lo straordinario successo della raccolta firme on line preannuncia  una schiaccisnte vittoria al referendum .la legge Calderoli ha le ore contate. Ma bisogna mantenere alta la mobilitazione.

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