Caso Toti. Creiamo un diritto penale speciale per i politici?

28 Luglio 2024
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Andrea Pubusa

 


Dalle indagini dell’autorità giudiziaria risulta che, Toti, dietro compenso, ha favorito delle persone nell’esercizio delle sue funzioni amministrative di presidente della Regione Liguria. E’ scattata per questo la misura cautelare degli arresti domicilari, per impedire la reiterazione del reato e l’inquinamento delle indagini.  Apriti cielo!  Ecco  che si apre a destra un dibattito critico verso i magistrati che solleva molte questioni sorprendenti. Cassese, autorevole giurista, osserva che la misura cautelare degli arresti domiciliari è impropria perche’ si tratta di un presidente eletto e quindi prevale la volontà popolare. Un modo strano di ragionare. La conseguenza sarebbe che l’elezione renderebbe immune l’eletto, che potrebbe cosi continuare a delinquere. Crosetto, sulla stessa linea, ritiene che con queste misure restrittive della libertà di Toti, sarebbe stata compressa la sua libertà politica, ma i giudici hanno replicato che in effetti la loro misura cautelare investe e limita l’azione amministrativa del presidente della regione, ma non incide sulla sua funzione politica. E questa pare una opinione difficilmente contestabile. Del resto, la posizione in difesa di Toti, nelle sue diverse formulazioni, è volta a creare un diritto penale di favore per i politici in contrasto col principio di eguaglianza di tutti di fronte alla legge, che leggiamo nelle aule dei tribunali. C’e poi un evidente contrasto con l’art. 54 Cost.. Questa norma prescrive  che le cariche pubbliche siano ricoperte con disciplina ed  onore, il che semmai richiede a chi svolge pubbliche funzioni un maggior rigore rispetto a chi cura le proprie questioni. i propri interessi. Ormai la prepotenza di lor signori ha raggiunto livelli impensabili. Una ragione in più per contrastarli.

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