A.P.
Il vertice NATO dei giorni scorsi è stato a dir poco allarmante. Si è parlato soltanto di armamenti, di aumento della spesa militare di amici e di nemici. Insomma, un clima per nulla rassicurante. Naturalmente due pesi e due misure. L’unico dato comune son le bombe, i missili e simili. Le bombe russe son da condannare, ma non quelle di Israele. E così Biden manda bombe a Zelensky per difendersi dai russi ma ne manda anche a Netanyahu per fare a Gaza stragi identiche o più gravi di quelle russe. E cosi i membri del Patto atlantico e della NATO sono tutti umanitari in Ucraina e muti o tiepidi su Gaza. Stesso discorso vale per i media e per le opinioni. Chi critica o condanna le stragi israeliane è antisemita e filoterrorista, chi non plaude a Zelensky è filoputiniano. Loro mandano armi in Ucraina e ad Israele, ma i cinesi non possono fare altrettanto in Russia.
Il clima generale dopo la riunione NATO è nel senso che crescono i pericoli di guerra. E chi cerca di incontrare tutti i soggetti in campo per avviare un dialogo, cioè Orban, viene sconfessato da tutti. Come se alla fine non si debba convergere attorno a un tavolo.
L’Italia ha fatto la sua parte, con la Meloni che trionfante annuncia l’aumento della spesa militare.
1 commento
1 Aladin
13 Luglio 2024 - 09:47
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