Andrea Pubusa
Guardando le cose con spirito di verità, senza pregiudiziali e faziosità, si deve ammettere che il percorso imboccato dalla Todde tempestivamemte sull’invasione delle multinazionali dell’energia in Sardegna ha una sua razionalità. Prima una legge che blocca a termine l’installazione di nuovi impianti per 18 mesi, poi la predisposizione di una legge organica per contenere le installazioni a pioggia senza rispetto della cultura e dell’ambiente sardo, nel contempo stringere il governo per una disciplina statale che garantisca contro la devastazione ormai chiaramente alle viste. La scansione delle tappe di questo cammino appaiono ragionevoli perche’ una legge organica urbanistica che detti una disciplina in modo serio ha necessità di tempi per la sua elaborazione. Non può essere improvvisata, messa sù sui due piedi, pena i pasticci e l’inefficacia. Ecco perche’ l’esigenza di una legge urbanistica che investa il tema può essere condivisa se avanzata come contributo partecipativo, ma non come critica gridata e pregiudizialmente oppositiva alla Todde. Và bene la sollecitazione pressante, ma non lo spirito divisivo. Le elezioni son finite, ora occorre risolvere un problema serio, combattere e scongiurare una nuova invasione neocoloniale della Sardegna. Gli avversari sono potenti. MultinazIonali alla insaziabile ricerca del profitto, con grandi aderenze politiche, gruppi economici indifferenti, del tutto indifferenti al rispetto del territorio, della cultura e dell’ambiente, che pure con pale e fotovoltaico dicono falsamente di voler preservare. Contro un nemico così agguerrito e potente si può vincere solo con una unità di popolo e delle istituzioni regionali, regione, comuni, università, associazionismo democratico; stampa e ogni altro strumento partecipativo. Sotto questo profilo non è condivisile la critica di estremismo da alcune parti avanzata verso manifestazioni come quella davanti a Saccargia, verso le quali deve essere espresso consenso per lo spirito di lotta che contengono, pur senza omettere critiche con spirito costruttivo. Ecco è questa propensione all’unità che tutti dobbiamo mettere davanti ad ogni cosa.
In questa direzìone anche la proposta del collettivo politico guridico presieduto da Deliperi, che ritiene necessaria una forte pressione sul governo nazionale per una disciplina statale di tutela, appare del tutto sensata, da aprire subito, mentre si lavora al testo della legge urbanistica.
Come si vede, le iniziative e gli stimoli di questa fase iniziale della battaglia aperta dalla Todde col disegno ora diventato legge in tempi brevi, presentano molti punti di convergenza se si rispetta una tempistica ragionevole e necessaria. La dialettica maggioranza regionale può e deve investire altre questioni. Questo dell’invasione energetica, ha livello più alto, storico, e bisogna affrontarlo con la dovuta consapevolezza. Noi sardi abbiamo perso battaglie storiche per le nostre divisioni (Angioy docet), ora sulla colonizzazione energetica ci vuole un cambio di passo.
1 commento
1 Aladin
4 Luglio 2024 - 06:14
Anche su aladinpensiero online: https://www.aladinpensiero.it/?p=155536
Lascia un commento