Un’ondata di destra si abbatte su di noi e c’è un perche’

3 Luglio 2024
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Andrea Pubusa

La destra avanza in Europa. Dopo l’Italia, da ultima la Francia segue la nuova tendenza. Ma già  le elezioni europee avevano segnalato questo fenomeno. In Germania addirittura un partito storico come la SPD è stato superato dal raggruppamento della destra. Ci si chiede la ragione, anche se non è molto difficile capirne la causa. Quando le grandi forze democratiche e della sinistra vanno a destra, i partiti di destra crescono o vincono. L’elettore medio preferisce l’originale. Guardate in Francia. Se Macron assume addirittura toni bellicisti,  prospetta una presenza militare diretta in Ucraina, non c’è da meravigliarsi se la le Pen fa un balzo in avanti. Tanto piu che Orban, primo ministro ungherese e presidente di turno dell’Unione Europea, incontra subito Zelensky gli propone di cessare il fuoco e di sedersi attorno a un tavolo con Putin per trattare la pace senza pregiudiziali. Così fa un uomo di destra, e invece dovrebbe fare l’Europa tutta in base ai suoi principi costitutivi, e in particolare l’Italia in forza dell’art. 11 della Costituzione.
Cresce la sinistra francese perché riafferma  i valori della sinistra: pace e lavoro. In Germania invece la SPD provoca la crescita della destra con la sua incentivazione dell’incremento del riarmo. C’è poi una politica antipopolare e una subalternità all’iperliberismo. Anche qui si favorisce la destra, perche’ paradossalmente il distacco delle masse popolari dalla sinistra o dal centro si riversa a destra. Basta vedere il successo di Trump nelle aree povere e disagiate. In Italia colpisce ed è esemplare il caso di Sesto S. Giovanni, la storica stalingrado rossa ora governata dalla destra.

Anche in Sardegna, a ben vedere, Truzzu ha perso, ma le sue liste hanno preso più voti del campo largo. Una legge elettorale, più rispettosa del voto popolare, avrebbe dato un risultato diverso. Ha giocato molto  la desolante presidenza Solinas e la poco attraente candidatura di Truzzu. Sul piano sostanziale, considerando la folle avventura di Soru, i rapporti di forza sono in bilico. E chi di noi, in cuor suo, ripone speranze su Massimo Zedda dopo i suoi trascorsi amministrativi a dir poco modesti?
Morale della favola: se si vuole che la sinistra cresca e vinca, bisogna fare una politica  di sinistra, stando con le masse popolari e mobilitandole su programmi che pongano al centro  la pace, il lavoro e i bisogni sociali. Questo vale dappertutto in Francia, in Europa e anche in Sardegna (e a Cagliari).

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