Un altro ventennio nero?

11 Giugno 2024
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A.P.

Le elezioni europee inducono a riflessioni che vanno oltre il dato immediato. La vittoria xldi Fratelli d’Italia e l’affermazione di Giorgia Meloni fanno pensare all’avvio  di un ciclo. Come quello di Berlusconi, anche perche’ ora non c’è uno come Prodi, che sapeva unire. La Schlein, con tutto il rispetto, è altra cosa ed altra cosa è il PD, un partito çhe in nessuna delle questioni rilevanti ha una posizione  chiara e definita. C’è guerra e pace, più guerra che pace. Ci sono diritti civili e poco lavoro. Anzi l’attacco ai diritti del lavoro sono venuti da lì. E anche le bordaate alla Costituzione (v. schiforma Renzi del 2016).. Con tutta la buona volontà è difficile ricomporre attorno al PD  il frantumato arco democratico e progressista. Insomma, non s’intravede un processo di unità da contraporre allo schieramento della destra.

La Meloni invece è divenuta il punto di riferimento indiscusso della destra italiana. Sono anche chiari i richiami ideologici, le nostalgie fasciste. Tenendo conto del fatto che il fascismo non può ripetersi nelle forme del passato, si svuota la Costituzione comprimendo diritti fondamentali di libertà (vedi la repressione delle manifestazioni pro Palestina) e si attaccano i delicati meccanismi di bilamciamento dei poteri (premierato, magistratura, autonomia differenziata). Si va in direzione di un regime centrato sull’esecutivo e sul suo capo. Si tende a rendere egemone una subcultura retrograda e d’ispirazione autoritaria.  Ora a questa deriva, consapevolmente perseguita, non si oppone uno schieramento altrettanto compatto e deciso. La sensazione è che si profila un altro ventennio nero aggiornato e corretto. I media già si sono messi sull’attenti ed anche questo è un segnale.

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