Andrea Pubusa
La ennesima candidatuta di Massimo Zedda a Cagliari per il centrosinistra suscita perplessità. Intanto è alla terza candidatura e per di più questa dopo le dimissiomi avvenute con largo anticipo rispetto alla scadenza del mandato per candidarsi alla presidenza della regione. Insomma, c’è un’evidente gioco interno a considerare cosa propria la carica del primo cittadino di Cagliari. Ora una posizione, che presenta queste criticità, dovrebbe esse supportata dall’elenco delle buone cose fatte da Massimo nelle sue precedenti esperienze; ma su questo punto, quasi dirimente, non si è parlato nei mesi scorsi. Zedda si è autocandidato con largo anticipo e poi ha fatto un giro di valzer fra Campo Largo e Soru. Quando ha avvertito che mister Tiscali fin dalle prime uscite non tirava, è tornato al Centrosinistra con in testa Alessandra Todde. E qui ha trovato accoglieneza la sua pretesa dopo la elezione di Comandini alla presidenza del Consiglio regionale. Il fatto più eclatante della sindacatura di Massimo è stata la nomina della Crivellenti a capo del Teatro Lirico. Il fatto grave è che la domanda della Crivellenti fu presentata dallo stesso Zedda a mano al consiglio di amministrazione all’inizio della riunione che doveva provedere alla nomina, quindi abbodantemente fuori termine. Il Tar non ha avuto perciò alcun problema o dubbio ad annullare la nomina. L’illegittimità era manifesta. Un atto di pessima amministrazione per nominare una comoscenza personale o di area politica, al di là di ogni altra considerazione.
Non si può dimenticare il suo particolare legame con Renzi allora presidente del consiglio. E non si trattava solo di doveri istituzionali, come prova la sua estraneità al movimento di opposizione alla schiforma costituzionale Renzi conclusasi col refrrendum del 2016. Non posso poi esimermi dal rilevare che a Renzi si deve anche l’attacco allo Statuto dei lavoratori e la modifjca dell’art. 18 di esso, posto a tutela dei dipendenti contro la libertà di licenziamento. Misura, questa, che colpiiva i lavoratori impegnati nelle lotte di fabbrica.
lnfine non mi piace chi vive solo di politica E Massimo è solo vissuto di politica. Ed ora vuole continuare. Personalmente ho avuto la fortuna di essere stato docente di diritto per mezzo secolo in Economia e Commerio e in Giurisprudenza. Ho conosciuto tanti studenti impegnati a costruirsi il futuro. Tutti apprezzabili, alcuni eccezionali. Quando ho potuto li ho seguiti anche post-lauream. Ora, sarò “antico”, ma vorrei essere rappresentato nelle istituzioni da persone che hanno sempre avuto una forte propensione per il lavoro, per l’impegno come cittadini. per l’homo civicus insomma che fa politica come prosecuzione del suo impegno sociale. Non mi sono mai piaciuti quanti hanno cercato la voia della manovra cui porta oggi la politica di professione a vìta.
In conclusione, un candidato come Massimo Zedda non mi pare adatto a rappresentarmi. Mi trovo in difficoltà, ma il ricatto “se non voti il nostro candidato, vincono gli altri” non lo acccetto più. Mi sembra buona, ad esempio, la candidatura del PCI-Potere al popolo, ossia la docente Claudia Ortu, di cui condivido molta parte del programma. Poi nelle liste della sinistra e centrosiniatra si puo votare il candidato che ci sembra migliore. Almeno al primo turno ho risolto il problema.
3 commenti
1 Maria Grazia
9 Maggio 2024 - 07:20
Concordo pienamente con quanto sostiene professore. Io tra le motivazioni che mi inducono a non votare Zedda annovero soprattutto il suo aver mollato la seconda consiliatura x candidarsi come presidente della Regione. Ciò a mio parere non fece buona impressione a noi elettori di sinistra. Io comunque lo votai, non senza perplessità. Anche perchè non solo fallì in regione ma permise a Truzzu di vincere al Comune rovinare la città, consegnando regione e Cagliari al peggior cdx che si ricordi.
2 Aladinews
9 Maggio 2024 - 16:29
Anche su aladinpensiero online: https://www.aladinpensiero.it/?p=153857
3 Franco Meloni, direttore Aladinpensiero News
9 Maggio 2024 - 19:39
Non credo che Massimo Zedda incassi i consensi delle prime due volte. L’elettorato dimentica, ma fino a un certo punto. I limiti di Massimo a parer mio sono soprattutto 1) la completa ignoranza delle modalità di partecipazione (siamo il Comune meno dotato dei necessari regolamenti di “cittadinanza attiva” e nulla è stato fatto al riguardo nelle sue amministrazioni). Massimo proprio non ci arriva. Basta considerare il suo pessimo rapporto con l’associazionismo e la sua indifferenza sulla questione degli spazi e dei beni comuni urbani inutilizzati. Per la Scuola popolare di Is Mirrionis, di cui abbiamo chiesto ripetutamente il ripristino dei locali e l’inserimento nell’ITI di Is Mirrionis, l’abbiamo avuto addiritura come avversario! 2) La scarsa capacità di visione per quanto riguarda lo sviluppo della città e il tipo di interventi strategici da promuovere. Insomma un Sindaco prevalentemente di ordinaria amministrazione. Anche necessaria ma possiamo e dobbiamo mirare a ben altro, a molto di più.
Nel caso di elezione potrà cambiare? Dipenderà da lui e dagli alleati della coalizione. Sono fiducioso in quanto le forze della coalizione esprimono molti candidati bravi e motivati, che spero possano diventare consiglieri o anche assessori. Tanti candidati si sono forgiati tra le fila dell’opposizione dell’ultima consiliatura e sono di qualità, come lo sono anche diversi candidati che si propongono per la prima volta. L’esito elettorale non è scontato per nessuno e Massimo Zedda, che con tutta probabilità sarà tra i due candidati sindaci più votati, rischia molto nel caso non vinca al primo turno e pertanto si vada al ballottaggio, perchè l’elettorato che sosterrà i candidati al di fuori delle due più quotate coalizioni, in tale evenienza probabilmente sarà in maggior misura orientato a votare la candidata del centro destra. A maggior ragione per quanto mi riguarda sono del parere che occorra sostenere, perchè vinca, la coalizione del campo largo con Massimo Zedda candidato sindaco. Degli altri candidati sindaco/a al di fuori della coalizione di campo largo confesso di non avere conoscenza. Non del candidato Giuseppe Farris, che mi pari occupi uno spazio più orientato al centro destra, seppure occorre riconoscergli la volontà di muoversi in autonomia, nè la candidata sindaca Emanuela Corda (Alternativa), che comunque credo sia schierata in campo progressista, mentre ritengo sicuramente affidabile Claudia Ortu, sostenuta da Potere al Popolo e Pci riuniti nella lista Cagliari Popolare-alternativa di classe. Auguro a queste liste, soprattutto a quest’ultima un’affermazione tale che ne consenta un ingresso in Consiglio comunale. Di più non posso fare se non mettere a disposizione lo spazio di Aladinpensiero, così come già sto facendo per il campo largo, per far conoscere le ragioni del loro impegno. Saludos. Franco Meloni
Lascia un commento