Gianna Lai
Anpi Cagliari-Cgil- Radio X Cagliari social radio
Noi che siamo dell’Associazione nazionale partigiani, fazzoletto dell’Anpi al collo, abbiamo Tiziana Troja, regista e attrice di Lucidosottile, che introduce la Jam della Resistenza all’Exmà ( https://youtu.be/YnrLHbfgoWo ), compositori e lettori emotivi per storie e racconti e musica in allegria, per dire viva il 25 aprile, viva l’Italia antifascista in questa bella giornata di sole. Tiziana chiama sul palco Simona Fanzecco, Segretaria Cgil e Luisa Sassu dell’Anpi Cagliari e ringrazia Radio X social club, Martina, Antonio e Sergio Benoni, che ospita l’evento dal suo palchetto esterno. Un raduno di amici e compagni, splendidi artisti, liberamente riuniti che si esibiscono senza alcun compenso, “siamo di pomeriggio ma vedremo le stelle , tante brilleranno” premette Tiziana “I Jammisti , che chiamerò da ora papaveri rossi, son pronti alla festa, ci divertiamo nello spirito di una jam di antifascisti per sempre. Liberazione, Resistenza e antifascismo, le parole in piazza adatte a questi tempi bui, quando si deve combattere contro un governo di destra a trazione post fascista, che pretende di ridurre gli spazi di pubblico dibattito e limitare la libertà di manifestare. A 80 anni dalla nascita dell’Anpi, dare spazio a chi parla di uguaglianza e libertà e combatte per la democrazia, è determinante. l’ANPI è sempre in prima linea a difendere la Costituzione e la pace e la solidarietà tra i popoli per promuovere la memoria e l’attualizzazione della Resistenza che si apre a mille vertenze che intendono minare la democrazia. L’ANPI è la casa di tutti gli antifascisti, impegnamoci a farne parte, perché talvolta i numeri sono importanti, determinanti” conclude Tiziana, invitando al tesseramento gli artisti, in molti così vicini alle sue idee. I lavoratori dello spettacolo, tali vogliono essere considerati e non dopolavoristi, a fianco di chi combatte per un giusto salario e contro lo sfruttamento. La voce degli artisti significativa presenza a testimoniare di un 25 aprile che vuole costruire esperienze, legami e cultura preparandosi, giorno dopo giorno, ad ogni nuova festa della liberazione.
Lo stacco iniziale con la malcapitata “Giorgia” (Michela Sale Musio) in parrucca bionda a ricomporre per un attimo Le Lucide e il discorso avanza in quell’esilarante, e tuttavia realistico, invito pressante al voto. E diviene politico invece, quando Tiziana chiede: “cos’è per voi la Resistenza? Cosa rappresenta per voi la data della vittoria dei partigiani?” a Riccardo Pittau che improvvisa un Mutetu, a uno spassoso Renzo Cugis, a Batisfera con le sue intolleranze. La stessa domanda anche alla giovane Luvi, in scena con il suo produttore Andrea Piraz, che prontamente risponde: “seppure non abbiamo bisogno di combattere come un tempo, un’altra forma di lotta ci è imposta per la democrazia, stare innanzitutto dalla parte dei giovani che protestano per cose giuste. Essi son visti come una minaccia e non come una cosa bella, quale è quella di combattere per la pace, un atto di coraggio ed io voglio far parte di questa minaccia, per garantirmi libertà e per garantirla a chi verrà dopo di noi”. E nel suo canto, l’ancora di salvezza che ciascuno trova direttamente in se stesso. E Francesca Corrias “Israele sta falcidiando un popolo inerme, il mio pensiero va ai palestinesi, Palestina libera, voglio adesso cantare la primavera araba mentre chiedo di porre fine al genocidio palestinese” voce limpida, accompagnata da chitarra, sassofono e contrabasso. Sul palco poi Tore Cubeddu che invoca “ liberausu dal nazifascismo” e Carlo Cotza a raccontarci cosa sarà la Queeresima della prossima estate. Il gioco è questo: chi vuole esibirsi deve prima rispondere alla domanda e tornare al posto subito dopo aver cantato, letto, recitato, come a scuola. Infatti, tra gli applausi e i fischi di approvazione, a tal punto cresce la presenza degli artisti, che poco a poco il palcoscenico di Radio X social club e la jam resistenza, come una qualunque rumorosa e divertente spassosissima aula scolastica, impone a Tiziana una nuova regolamentazione del traffico, da professoressa. Lo spettatore trascinato in questo spettacolo nello spettacolo: “ allora, vediamo un po’ chi possiamo chiamare… tu adesso! No, tu vieni dopo!” in una schermaglia tra Fabio Marceddu e Rossella Faa, la seconda ad avere la meglio dichiarandosi volontaria all’interrogazione, ho coraggio, dice, e canta l’amore, dando precisa spiegazione dei significati man mano che il testo avanza. Adesso vai al posto, le impone la “professoressa” Tiziana “ e Silenzio!”, rivolta al pubblico che smette davvero, almeno per un momento, di esprimere tutto il suo rumoroso trasporto per gli artisti, in attesa della prossima esibizione. “E questo l’ho chiamato, depennando man mano, e questo l’ho chiamato… chiamo adesso Michele Sarti “Gesucristumiu” musicista e attore che legge: “mio nonno materno era un partigiano, Angelo Monni noto Lillino, comandante partigiano Matteo (così ho chiamato mio figlio) della Brigata garibaldina Zelasco, Divisione Coduri, zona del Tigullo in provincia di Genova. E finisce per commuoversi Michele, e ricorda che la sede dell’Anpi di Sinnai porta il nome del nonno partigiano, e una targa dedicata alla memoria.
E Antonella Puddu che, pur dichiarandosi impreparata, narra invece con grande efficacia e partecipazione la storia di ziu Pascali e di come le sue maestre antifasciste le facessero cantare tutti i giorni in classe “Bella Ciao!”. E poi Arrogalla Frantziscu Medda, la figlioletta Cecilia: “oggi tutti i democratici festeggiano la libertà e l’antifascismo po si spassiai” Lele Pittoni e Gianluca Pischedda e Emanuele Contis, poi il turno di Rita Atzeri dalla parte della Costituzione, con la maglietta “Pedalando per la libertà “- Anpi, Cgil, Donne in bici-. E Simone Frau e Claudia Ottavia Giua che canta “Paura”, e Emanuele Contis, di nuovo sempre disponibile ad accompagnare tutti i musicisti che lo reclamano a gran voce: “la Resistenza è essere qui oggi” e prosegue con Ilaria Porceddu dolcissima la sua struggente “Fischia il vento”. E concludono con “cazz boh” insieme ad Alessandro Carta del gruppo Nasodoble, giunto a Cagliari da Sassari con grande sorpresa per noi, solo per questa meravigliosa l’occasione. Si aggiungono Francesca Corrias e Emanuele Contis instancabili e travolgenti. Poi il turno di Matteo Sau per cantare “E già”, denuncia “la nostra resistenza di fronte ai soprusi, in Sardegna la percentuale più alta delle persone che rinunciano alle cure”. Fino ai Six days of Rain, un gruppo con una canzone tratta dalle lettere scritte in carcere, per dichiarare pacifismo e antifascismo.
Dal palcoscenico di Radio X: noi siamo dell’ANPI. Il pubblico risponde: “viva la professoressa!”. Si ride, tanto. Allegri e sfrontati gli artisti, liberamente pronti a esibirsi con grande nostro godimento per gli stili diversi, le musiche ogni volta più originali, per un bella ciao finale di impegno a ritrovarsi presto. Parola di Tiziana che splendidamente ha condotto la compagnia e di tutti quelli che, insieme, si sono lasciati appassionare dallo spettacolo dei suoni, del canto e delle parole. A testimoniare di tanta bellezza, il video dell’Associazione Sardonia Italia curato dal responsabile Vittorio e. Pisu , in modo del tutto gratuito. Che dell’intera serata restituisce vitalità, dinamismo e cultura, rappresentazione particolarmente espressiva di un impegno dedicato alla città, a chi volesse coglierne tutto il significato proprio attraverso quelle immagini.
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