APPELLO AI DEPUTATI DELLA REPUBBLICA ITALIANA

3 Maggio 2024
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NO all’Autonomia differenziata che spezza l’Italia e aumenta le
disuguaglianze

L’autonomia regionale differenziata proposta dal Ministro Calderoli,
già approvata al Senato e attualmente all’esame alla Camera dei deputati, sfa-
scia l’Italia, la riporta alla dimensione degli staterelli preunitari e delle domi-
nazioni straniere. 23 materie oggi esclusiva dello Stato o concorrenti
Stato – Regioni potranno essere scelte, come un menu à la carte, da
ogni Regione, per ottenerne l’esclusiva potestà legislativa e amministrativa.
Materie che comprendono le norme generali sull’istruzione, il paesaggio, il
patrimonio storico e artistico della Nazione, l’ambiente, la biodiver-
sità, ma anche la sanità, le autostrade, i porti e gli aeroporti, la pro-
tezione civile, la produzione e distribuzione dell’energia e molte altre.
Si trasferiscono così poteri senza responsabilità, impedendo di disporre di
quell’angolo visuale nazionale e sovranazionale che oggi è indispensabile per
affrontare la complessità. Saremo un Paese Arlecchino ripiegato su se
stesso, incapace di guardare al futuro, che conterà sempre meno
nella Unione Europea.

Ma l’autonomia differenziata riguarda anche i diritti dei cittadini,
delle persone: non è solo la secessione dei ricchi, come ha scritto Gianfranco
Viesti, ma anche una guerra tra poveri, che emargina il Mezzogiorno
e le aree interne del Centro e del Nord.

Un Disegno di legge che esclude il Parlamento dalla maggior parte
dei passaggi decisionali, che riguarderanno solo il Governo e le sin-
gole Regioni. E si aggiunge ora l’ultimo sfregio, ancora prima dell’arrivo in
Aula, della decisione del Presidente della Commissione Affari Costituzionali di
non proclamare l’esito di una votazione nella quale era stato approvato un
emendamento dell’opposizione sul primo articolo del DDL Calderoli, grazie
all’assenza di alcuni componenti della maggioranza. Il rinvio a una nuova
seduta per un voto con numeri più favorevoli è un fatto di una gra-
vità inaudita e un vulnus per la democrazia, in quanto si introduce un prece-
dente i cui usi futuri non possono essere assolutamente prevedibili.

Chiediamo alle Deputate e ai Deputati della Repubblica di assu-
mere la responsabilità delle proprie funzioni e di difendere le con-
quiste democratiche incarnate dalla nostra Costituzione, l’unità
della Repubblica nata dal Risorgimento e dalla Resistenza e l’uguaglianza
dei diritti, anche se il percorso verso i traguardi indicati dalle nostre Madri e
Padri costituenti è ancora lungo.

Un percorso che ora potrebbe interrompersi irreversibilmente.

Fermiamoci finché siamo in tempo.

Se questo non dovesse sciaguratamente accadere, la nostra battaglia conti-
nuerà, con ogni strumento messo a disposizione dalla democrazia.

26 aprile 2024

Vittorio Alvino, Presidente fondazione Openpolis

Federico Anghelè, Direttore The Good Lobby Italia

ARCI nazionale

 

Piero Bevilacqua, storico
Ella Baffoni, giornalista

Fabrizio Barca, statistico ed economista, cocoordinatore del Forum Disugua-
glianze e Diversità

Mauro Belcastro valdese, storico del cristianesimo Università di Torino

Gaetano Benedetto, Presidente Centro Studi WWF

Paolo Berdini, urbanista

Anna Maria Bianchi, Presidente Associazione Carteinregola

Alessandro Bianchi, Professore Unithelma La Sapienza, ex ministro dei tra-
sporti

Marina Boscaino, portavoce nazionale Comitati per il ritiro di ogni autonomia
differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti

Raffaele Brancati, economista

Mario Calabrese, professore ingegneria Univ. Federico II Napoli

Carlo Cellamare, Prof. di Urbanistica Università di Roma La Sapienza

Danilo Chirico, Presidente Associazione Dasud

Coordinamento per la democrazia costituzionale

Alessandro Coppola, Docente di pianificazione e politiche urbane, Politecnico
di Milano

Francesco Saverio Coppola, Presidente AIM (Alleanza Istituti di ricerca e pro-
mozione sociale e culturale)

Maura Cossutta Casa Internazionale delle donne Roma

Rubens Curia, portavoce regionale della Calabria della “Comunità Compe-
tente”

Maurizio De Giovanni, scrittore

Vezio De Lucia, urbanista

Roberto De Marco, geologo, già direttore del Servizio sismico nazionale

Giuseppe De Marzo, Resp. naz. politiche sociali Libera contro le mafie –
Coord. Naz. Rete dei numeri pari

Giovanna De Minico

Stefano Deliperi, Presidente Gruppo di Intervento Giuridico

Graziella Di Mambro, Articolo 21

Marco Esposito, giornalista

Gino Famiglietti

Gianluca Felicetti, Presidente LAV

Maurizio Fiasco, sociologo

Segreteria Nazionale FLC CGIL

Pino Galeota, Presidente CILD Centro di Iniziativa per la Legalità Democra-
tica

Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21

Maria Pia Guermandi, coordinatrice Emergenza Cultura

Paolo Guerrieri, economista, Edoardo Zanchini, ambientalista, Massimo Pa-
radisi

Maria Ioannilli, già Prof. aggr. Tecnica urbanistica Università di Roma Tor
Vergata

Barbara La Porta, Articolo 21

Franco La Torre

Alberto Lucarelli, costituzionalista

Paolo Maddalena, giurista, già giudice costituzionale

 

Claudio Marincola, giornalista
Elisa Marincola di San Floro, Portavoce nazionale Articolo 21

Fabiana Martini, Articolo 21

Marina Montacutelli, CNR

Tomaso Montanari Storico dell’Arte, Rettore dell’Università per stranieri di
Siena

Emanuele Montini, Prof. Diritto dell’Ambiente Link Campus University

Rossella Muroni, Presidente nazionale dell’associazione Nuove Ri-Genera-
zioni

Antonella Napoli, giornalista, scrittrice, articolo 21,direttrice focus on Africa.

Rosanna Oliva De Conciliis, Aspettare stanca

Francesco Pallante, Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Univer-
sità di Torino

Massimo Paradiso, Professore di Economia politica – Università di Bari

Renato Parascandolo, Articolo 21

Pancho Pardi, Professore, già senatore nella XVI Legislatura

Nico Piro, giornalista e scrittore

Barbara Pizzo, Prof. del Dip. di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura –
Università di Roma La Sapienza

Emilio Ricci, Vicepresidente nazionale ANPI

Antonio Russo, Vicepresidente nazionale ACLI

Franco Russo, Osservatorio Unione Europea

Isaia Sales, docente di Storia delle mafie all’Università Suor Orsola Benincasa
di Napoli

Giuseppe Salmè, già presidente di sezione della Corte di cassazione

Enzo Scandurra, urbanista e scrittore

Barbara Scaramucci, giornalista

Giovanni Sgambati, segretario regionale UIL Campania

Pietro Spirito, Professore di Management delle infrastrutture Universitas
Mercatorum Roma

Giancarlo Storto, urbanista

Riccardo Troisi, Ricercatore ed attivista, fondatore e redattore del quotidiano
comune-info.

Edoardo Turi medico, Direttore di Distretto ASL – Medicina democratica

Alessandra Valentinelli, storica

Luigi Vicinanza, giornalista

Gianfranco Viesti, Professore Ordinario di Economia Applicata dell’Università
Aldo Moro di Bari

Massimo Villone, Professore emerito di diritto costituzionale all’Università
Federico II di Napoli, presidente del Coordinamento per la democrazia costi-
tuzionale ed ex parlamentare

Vincenzo Vita, giornalista già sottosegretario al Ministero delle Comunica-
zioni

Mariella Volpe, economista, Forum Disuguaglianze Diversità

Edoardo Zanchini, ambientalista

Alberto Zazzaro, economista

Stefano Zuppello, Presidente VAS Verdi Ambiente Società

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