Pasquetta nel nome dello svago e della pace

1 Aprile 2024
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Andrea Pubusa

Pasquetta è sempre stato il giorno delle scampagnate. Quando ancora l’auto era un sogno per i  ceti popolari la pasquetta era ancora più divertente perche’ la gente si riuniva in campagna con le famiglie, i ragazzi e le ragazze con gli amici, si facevano giochi e canti. Giornata spensierata e felice. Rispondeva al desiderio di serenità, che in fondo in modo diverso, meno collettivo si insegue anche oggi. Per di più adesso siamo in presenza di ua guerra in Europa e di un genocidio (o, se preferite, massacro) a Gaza e dintorni. C’e poi un riarmo pauroso che coinvolge tutti i paesi e la UE  da  aggregazione di pace si sta traformando in un’alleanza di guerra. Si sta creando una assuefazione pericolosa ad un linguaggio minaccioso e di guerra. Il contrario delle finalità  dei padri fondatori. Occorre reagire con fermezza e determinazione per fermare il fuoco e dare spazio alla trattativa. I popoli vogliono la pace,  i governanti ci stanno trascinando sull’orlo del  baratro.  Bisogna fermarli e anche questo giorno di spensieratezza spinge nella giusta direzione.

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