Mattarella finalmente riscopre l’art. 11 Costituzione

19 Marzo 2024
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A.P.

Finalmente, Mattarella ha riscoperto l’art  11 Cost. e lo ha evocato nelle sue ultime esternazioni, dopo le dichiarazioni di Macron, seguito da Scholz e da Tusk. Cosa dicono costoro? Dicono che bisogna pensare a mandare in Ucraina non solo armi sempre più potenti, ma anche truppe. Una follia! Mattarella ha finalmente capito, almeno così sembra, che, andando avanti di questo passo, si finisce in guerra non per interposta persona, ma direttamente. E forse, lui, che è anche un costituzionalista, si è reso conto che l’art. 11 questo intervento diretto lo vieta, anzi lo ripudia. Sì perché l’attacco della Russia all’Ucraina, condiviso o no, condannato o no, non è un attacco all’Italia, che solo può consentire una difesa armata del nostro paese.
Per fortuna, sembra che questa consapevolezza si stia facendo strada anche nei nostri governanti di destra. Tajani, Crosetto ed altri iniziano a prendere le distanze da Macron, Scholz e Tusk, a capire che il loro ragionamento è privo di fondamento e di prospettiva. Anzi, una prospettiva ce l’ha, ma folle: la guerra atomica e mondiale. E’, duque, il momento di prendere le distanze e marcare una differenza. L’Italia non si pone il problema di mandare truppe. Finalmente, Mattarella & C. parlano di pace. Che stiano prendendo atto del cul de sac in cui si son cacciati, facendosi dettare la linea dagli USA, dalla Nato e da Zelensky? Comunque, meglio tardi che mai. Checché se ne dica, Putin ha dato una prova di forza anche con le elezioni dall’esito plebiscitario in suo favore. Può piacere o meno, le elezioni non saranno democratiche, ma questo è il dato di fatto. I russi sono compatti, il dissenso c’è ma è limitato, viene meno una delle condizioni di vittoria dell’Ucraina, Zelensky sembra meno forte anche in patria di Putin in Russia. Pertanto, la trattativa appare necessitata, posto che la guerra non può essere vinta da Zelensky.
Staremo a guardare, sembra di intravedere una via d’uscita ragionevole da questa guerra scellerata in una soluzione diplomatica che dia sicurezza alla Russia e all’Ucraina, che lasci scegliere da che parte stare alle popolazioni delle zone occupate dai russi in un assetto istituzionale di tipo federale, come si fa positivamente in altre parti del mondo civile. Del resto prima o poi a questa soluzione si deve arrivare. Prima si fa, meglio è. Lo dice da tempo anche papa Francesco. Che lo abbia capito anche Mattarella?

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