8 marzo, il bene più grande: l’uguaglianza

8 Marzo 2024
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Andrea Pubusa

A che punto siamo con l’uguaglianza delle donne? A buon punto direi in Italia. Voglio essere empirico. Mi riferisco solo al campo giuridico, di mia diretta osservazione da mezzo secolo in qua. Come stanno dunque le cose? Cosa è mutato in 50 anni? Partiamo dal Palazzo di giustizia di Cagliari. Quando ho iniziato a frequentarlo, nel 1970, c’erano tre avvocatesse, ďue figlie di due noti avvocati e politici, una figlia di un cancelliere. I magistrati tutti maschi. Era già stato approvato con legge l’accesso delle donne alla magistratura, ma ancora senza risultati concreti. Ebbene, ora le magistrate superano i magistrati e le avvocatesse sono almeno tante quanti gli avvocati. Parità raggiunta, quindi, posto che le posizioni apicali, come per esempio, la presidenza della Corte d’appello, sono state coperte anche da donne.

E all’università? Il processo è identico, ha lo stesso andamento. Il corpo docente che a metà degli anni ‘60 era quasi tutto maschile, oggi è in pari misura femminile e, ad occhio, si può dire che la parità è stata raggiunta nella componente studentesca. In questo ambito posso testimoniare un fenomeno che mostra il particolare impegno delle studentesse negli studi. Tenevo due lezioni al mattino, di cui la prima con inizio alle 8,30. A questa lezione, che comportava un levarsi presto, notai che partecipavano solo donne, salvo un simpatico giovane, che ben si capiva veniva a quella lezione al seguito di una bella fanciulla. Sul rendimento posso dire che mediamente le donne andavano meglio dei ragazzi, mentre le eccellenze erano in pari grado. Devo dire di aver avuto eccezionali allievi ed eccezionali allieve, fermo restando che tutti gli studenti e le studentesse erano meravigliosi/e.

Anche qui la parità è raggiunta. Le disparità vengono dopo, per il maggior impegno delle donne nella famiglia, anche per la mancanza di adeguati servizi sociali. Poi ci sono i ceti subalterni, e qui le donne non se la psssano bene. Ma qui, amici/e, compagni/e, non se la passano bene neanche gli uomini. L’uguaglianza, che è un principio fondamentale della Costituzione, è il più disatteso in una società ormai egemonizzata dall’iperliberismo, che arricchisce pochi e impoverisce molti. Ma anche su questo ci sarà prima o poi la riscossa delle idee democratiche e del fattore basilare di esse: l’uguaglianza.

 Dimenticavo! In Sardegna oggi abbiamo una presidente donna. La seconda, dopo Eleonora!

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