Andrea Pubusa
Per la Sardegna oggi è un giorno importante. Dobbiamo decidere chi ci governerà nei prossimi cinque anni. Ma è un voto rilevante anche per il paese. Se ne parla tanto anche di là dal mare. Tutti cspiscono che una vittora del centrosinistra potrebbe segnare l’inizio della fine della destra, che, in realtà ha vinto più che per meriti propri per la stoltezza altrui, di quel Letta che, non alleandosi coi 5 Stelle, ha lasciato la vittoria alla Meloni.
Nell‘Isola veniamo da un governo di destra con a capo Solinas, caratterizzato da immobilismo, scelte sbagliate, incapacità di spesa, da mala amministrazione e perfino corruzione e dintorni su cui dirà la magistratura. Lo stesso schieramento di destra ha dovuto scaricare Solinas per le sue pendenze giudiziarie. Ha proposto però Truzzu, una persona del tutto inadeguata al ruolo, senza progetto e senza prospettiva, e per questo da Roma sono scesi in tanti a Cagliari per nasconderlo, per metterne in ombra le deBolezze e, la impresentabilità.
Soru rappresenta la divisione e la spaccatura dello schieramento non può condurre a vittorie. Da un approccio negativo, astioso non può nascere qualcosa di buono. E la campagna elettorale ha confermato ed evidenziato questo elemento.
Todde ha mostrato il contrario. La volontà di unire, ha creato un sentire comune, una comunità, come si è visto nella manifestazione di chiusura. Ha creato una speranza. Ha dato credibilità alla possibilità di vincere. E con questo stato d’animo ci ŕechiamo al seggio. Buon voto!
1 commento
1 Aladin
25 Febbraio 2024 - 03:18
Anche su aladinpensiero online; http://www.aladinpensiero.it/?p=152053
Lascia un commento