A.P
Avete visto le immagini del pestaggio degli studenti manifestanti pro Palestina? Ma sanno il ministro e i questori cosa dice la Costituzione? Leggano l’art. 17. La libertà di riunione in luogo pubblico non necessita di autorizzazione; una libertà, per essere tale, non è soggetta ad autorizzazione, si deve solo dare il preavviso. Perche’? Per tutelare la manifestazione, e consentire alle forze dell’ordine di conciliare diverse libertà, ad esempio, manifestazione e circolazione.
La questura si giustifica, dicendo che c’è stata una variazione di percorso rispetto al preavviso. Ma ne’ questo e neanche la mancanza del preavviso giustificano interventi repressivi o lo scioglimento del corteo, se la manifestazione si svolge “pacificamente e senza armi“. E tutti hanno detto che le manifestaziojni erano pacifiche e disarmate. Quindi violazione evidente della della Carta, come nel caso del divieto di manifestare nel giorno della memoria. L’art. 17 non prevede il divieto o la sospensione delle manifestazioni nei giorni di festa nazionale o altro.
Che poi le manifestazioni esprimano critica e dissenso anche duro rispetto al governo e alle autorità è fin troppo ovvio, è in re ipsa dicono i giuristi. Manifestare contro il genocidio ai danni dei pelestinesi da parte del governo di Israele è un diritto. E anche un dovere a tutela delle persone, dei loro diritti inviolabili, primi fra tutti la vita, l’incolumità e la libertà. Sempre con la Costituzione in mano.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.
Lascia un commento