A.P.
C’è una cappa scura, antidemocratica sul mondo, senza chiaroscuri. Navalny non è solo. Ahinoi! C’è Assange in pieno occidente, ci sono Gonzalo Lira e Darya Dugina ed altri in conto Ucraina. Ci sono i 30 mila morti a Gaza, dopo quelli ammazzati il 7 ottobre. Ci sono in Italia segnali di repressione verso studenti pro palestinesi. E mentre si sottolineano le malefatte di alcuni, s’impone anche in TV il silenzio e il bavaglio su quelle di altri. Insomma solo alcune sono violazioni della libertà, le altre no. Si è democratici o no a seconda di chi conculca la democrazia. E il mondo scivola pian piano, ma inesorabilmente, verso la produzione e l’uso delle armi, verso la guerra sempre più estesa. E diventa ogni giorno più difficile fermarsi. Bisogna farlo ora, con decisione.
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