Sciascia: la partitocrazia annulla la divisione dei poteri

17 Luglio 2009
1 Commento


Cristian Ribichesu

Dagli articoli e dalle interviste riguardanti la Costituzione e apparsi sul sito di Democrazia oggi, colgo lo spunto per una riflessione.
Ho visto da poco il documentario “Sciascia racconta Sciascia”, di Pasquale Misuraca e Massimo Onofri, della Rai Educational e per l’Einaudi tascabile. Per Sciascia lo Stato italiano era la Costituzione, ma, anche in base alla lettura del libro “La costituzione di carta”, edito da Giuffrè, per lui la Costituzione non esisteva più tecnicamente, perché, sempre riferito dallo scrittore, la costituzione e lo Stato erano validi solo con la divisione dei poteri, che, come affermava, mancava, dato che i tre poteri si erano riuniti in un unico corpo che era la partitocrazia. Sciascia è morto nel 1989, e il documentario “Sciascia racconta Sciascia” è realizzato con vecchie sequenze tratte dalle Teche Rai. Io non sono uno studioso del diritto, non è una excusatio non petita quanto una sincera dichiarazione d’insufficienza, ma la nostra Costituzione, che per me in potenza sembra tutelare tutti, e soprattutto i più deboli (sesso, religione, lavoro, salute, istruzione, pensiero, rappresentanza, ecc..), in atto mi sembra soffrire dell’imbrigliamento in un “sistema di gestione”, che tende alla propria difesa e autoconservazione. Allora penso che nella e dalla stessa Costituzione occorra trovare il modo affinché sia rispettata la divisione dei poteri di “montesquieuiana” memoria, la stessa divisione che citava Sciascia, con la correzione del suddetto “sistema”. Io credo, ma il mio è il pensiero di “un semplice”, che gran parte dei problemi, anche della mancata rappresentanza locale, possa trovare soluzione proprio dal ridimensionamento del problema gerontocratico, di cui in altri spazi si è già parlato.
Perché queste rifelssioni ad alta voce? Perché mi farebbe piacere se proprio le affermazioni di Sciascia, tratte dal documentario, potessero servire per uno spunto ulteriore di riflessione in merito al male che colpisce lo Stato, la Costituzione e gli stessi cittadini.

1 commento

  • 1 Giulio Lobina
    18 Luglio 2009 - 10:40

    …mala costituzione e altri malanni… Giovanni Sartori.

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