Franco Meloni
Se non ho capito male Soru all’incontro della lista Azione+Europa a Sassari non era presente. Impegni concomitanti lo hanno impedito. Forse meglio così. E perché? Lo spiego nel proseguo. Teniamo conto che tale lista rappresenta la componente maggioritaria della Coalizione Gentile di Soru. Per intenderci quella che prenderebbe più seggi (perlomeno la metà) della sparuta pattuglia che riuscirebbe ad entrare in Consiglio in virtù dell’ agognato superamento del quorum (10%). Alimenta questa speranza il contestato sondaggio (ancora l’unico pubblicato) che attribuisce alle liste della coalizione Soru il 9,8% dei consensi. Poca roba, ma il tanto da non uscirne con le ossa rotte. Come invece quasi sicuramente (il quasi e’ d’obbligo, trattandosi di previsioni) ne uscirà Renato Soru, inesorabilmente (sempre secondo le previsioni) fuori dal Consiglio regionale e, udite udite, rimanendo a rappresentarlo una manciata di consiglieri, la metà (o oltre) dei quali facenti riferimenti non a lui, ma a Calenda, Pizzarotti, Renzi. Un bel risultato non v’è dubbio! Tutto ciò è ancora nel regno delle ipotesi, direte voi, come lo è il fatidico 10% del quorum delle liste. Giusto! E allora per ottenere almeno qualche consigliere cosa dovrebbero fare i candidati consiglieri delle liste della Coalizione Soru se non scatenarsi a cercare voti. Dove? Dappertutto e utilizzando l’arma del voto disgiunto: “guarda votami perché sarò consigliere della mia lista. E come presidente vota chi vuoi: Soru che comunque non entrerebbe, o Alessandra Todde, o perfino Truzzu. Vedi tu!”. Questo comportamento sarebbe più facile per la lista Azione+Europa, piuttosto che per la lista dei soriani Progetto Sardegna, aggrappati al loro leader perdente. Ragionamento cinico? Sì ma non perverso, sicuramente realista. Ovviamente a parer mio. Saludos
1 commento
1 Aladin Franco Meloni
10 Febbraio 2024 - 07:25
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