Sardegna. Serve unità. Milia può dare una mano contro lo sfascio?

11 Dicembre 2023
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A.P.


Ho già espresso le mie perplessità su “Rinascita Sardegna”, promossa da Graziano Milia. Non che un proposito di analisi, elaborazione e proposta non sia necessario. Anzi! I profondi cambiamenti son sempre frutto di grandi elaborazioni. Quindi ben venga ogni impegno in questa direzione. Tuttavia, oggi la questione più urgente è l’unità delle forze di cambiamento. Anche questa è condizione necessaria per imprimere un svolta alla situazione, ed in fondo lo sforzo di analisi è sempre diretto a conquistare il governo per cambiare, appunto. Ora in Sardegna si rema in direzione esattamente opposta. Il via alla frantumazione lo ha dato Soru. Ben poteva offrire un contributo in seno al suo schieramento naturale, il centrosinistra, ma non gli piaciono i pentastellati. E allora? Allora evoca le primarie nell’intento di far fuori la Todde. Trova facile sponda nei sedicemti Progressisti della banda Zedda, un po’ all’angolo nell’alleanza PD-5 Stelle. Raccolgono qualche  scheggia indipendentista, ed ecco il gioco è fatto. Si regala al centrodestra, impresentabile, una vittoria certa, senza vero combattimento. Del resto Soru è stato umiliato da Cappellacci nel 2009 in una situazione più favorevole di quella in cui si sta cacciando ora. Ma la logica è quella sciagurata di Enrico Letta: meglio la destra, meglio la Meloni dei pentastellati! Meglio Solinas o Truzzu della Todde!
Ora su questo Milia avrebbe dovuto dire qualcosa nel suo discorso di presentazione di “Rinascita Sardegna”. Mettere il suo peso e la sua credibilità a favore dell’unità. Non l’ha fatto, ma potrebbe farlo ancora. Non può cavarsela con “un liberi tutti”! Un leader non se ne lava le mani come Ponzio Pilato, non si gira dall’altra parte. La politica offre molti strumenti di mediazione, nella formazione del programma e della squadra di governo, dando all’operazione un profilo alto. Il compromesso non è negativo in sè, dipende dal suo contenuto. Del resto, la Todde ha dato ampia disponibilità su questi punti. Graziano potrebbe dare una mano nella ricerca di unità, ad esempio convocando le parti ad un pubblico confronto, e ne guadagnerebbe in prestigio e credibilità.