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Oggi si svolge in Sardegna lo sciopero generale unitario indetto da Cgil, Cisl e Uil. “L’obiettivo - ci ha detto il segretario generale della Cgil sarda Enzo Costa - è dare voce a un momento drammatico del sistema produttivo, sociale economico dell’isola. Abbiamo avuto in pochissimi mesi la perdita di 33 mila posti lavoro qui in Sardegna, un’espulsione che riguarda tutti i settori produttivi, è una che crisi non ha riscontri storici”. Secondo Costa “il governo nazionale non solo non fa niente, ma toglie risorse ai fondi Fas”, mentre quello regionale “non riesce a fare la voce grossa”. I sindacati chiedono quindi più risorse economiche e la convocazione immediata di un tavolo a Palazzo Chigi.
Per i sindacati è prioritario istituire un tavolo di crisi regionale per il governo delle emergenze e per dare risposte concrete e strategiche ai disoccupati, alle lavoratrici e ai lavoratori espulsi dal sistema produttivo, ai giovani e agli inoccupati. I sindacati sardi hanno, inoltre, annunciato che anche il mondo imprenditoriale, delle professioni, della cooperazione e le rappresentanze del settore agricolo aderiranno allo sciopero. CGIL, CISL e UIL contano di portare nelle strade di Cagliari e in piazza del Carmine, dove si concluderà la manifestazione, non meno di 10 mila lavoratori.