Soru insiste, si ammira e sfascia. La destra ringrazia

17 Novembre 2023
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A.P.

La destra doveva perdere questa volta. In Sardegna ormai vince una volta  l’uno, una volta l’altro. Come vanno le cose? I sardi s’incavolano  con la giunta in carica e alla scadenza votano gli altri. Poi s’incazzano con questi e votano per i concorrenti. In questa incessante e disperata corsa, ora sarebbe toccato al centrosinistra vincere. Ma la destra - si sa - è anche fortunata. Ogni tanto arriva un aiutno esterno. Alla Meloni è stato Letta  a spingerla a Palazzo Chigi. Lui non si è alleato col M5S, voleva solo un voto in più di loro. E c’è riuscito, ma la destra postfascista ha vinto e ci sgoverna.
E in Sardegna c’è la manina miracolosa pro destra? E come no? C’è l’immarcescente Soru. Dopo il disastro del 2009 e l’inconsistenza degli anni successivi, torna in campo col suo volto arcigno e minaccioso. Fa la scissione dal PD e si autocandida. O si fa come dice lui oppure lui fa la lista. Alle conseguenze non ci pensa. O meglio è così follemente pieno di se’ che pensa di sbaragliare da solo tutti. Secondo lui, i sardi lo aspettano con ansia. Non vedono l’ora. Poverino! Non si accorge che gli unici a gioire sono Solinas, Truzzu & C. Nonostante tutti i loro problemi e le loro cavolate, hanno la vittoria in tasca. C’è mister Tiscali!
Alessandra Todde dovrebbe mandarlo al diavolo. Come si è visto dal progettato primo incontro, Soru fa solo casino. E’ meglio lasciarlo perdere. Lui ha già deciso. Farà vincere la destra, convinto che invece sarà un plebiscito per lui. Gesugristu! 

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