Giochi di guerra a Teulada. Rilanciare un’opposizione di massa alle servitù militari a partire dalle elezioni regionali

11 Ottobre 2023
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A.P.

 


Sono a Porto Pino e, mentre leggo amenamente il giornale, ecco improvvisamente dalla base di Teulada, prospiciente la spiaggia, una serie di colpi, infuria la battaglia. Cannonate, mitragliate, missili e botti assordanti. Il ritmo cresce e diventa frenetico, insoportabili, rispetto agli anni scorsi diversi. Evidentemente si tratta di nuovi sistemi d’arma. Insomma, si sperimenta l’arsenale da inviare e utilizzare in zone di guerra a partire dall’Ucraina e ora Israele. Ora, il problema non è solo il disturbo alla pubblica quiete di queste esercitazioni, ma sopratutto si tratta di attività preparatorie di azioni belliche con reale pericolo di coinvolgimento in caso di degenerazione della situazione.

Questa situazione rende improcrastinabile una posizione ferma delle forze di centrosinistra e della sinistra contro le basi militari, le esercitazionii e i poligoni di tiro. Un programma in vista delle prossime elezioni regionali sarde che eluda questo problema non è ammissibile, sostenibile e votabile.

Crosetto, a muso duro, ha dichiarato più volte che di ridurre le basi e le esercitazioni non se ne parla neppure. Ma il discorso va riaperto con decisione. La questione investe anche l’uso  e la tutela del territorio e coinvolge i poteri statutari della Regione sulla materia, che si vogliono rivedere e ampliare.
In passato Mario Melis sollevò con forza la questione recandosi anche  La Maddalena (in qualità dei Presidente della I^ Comm. Autonomia del Consiglio regionle, ero con lui) e fu anche avanzata una proposta popolare regionale per chiudere la base di La Maddalena. Gli organi di controllo dichiararono la consultazione popolare inammissibile perchè esulante dall’ambito regionale per rifluire nel contesto internazionale. Bisogna riprendere il discorso e studiare di superare le obiezioni procedurali, ricordandoci che la Costituzione è pacifista. Bisogna mettere in piedi e ampliare un movimento di massa contro le basi, a partire anzitutto dalle elezioni regionali.
Mentre scrivo i bombardamenti continuano.

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