Regionali. Che fanno le forze alternative alla destra?

6 Ottobre 2023
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A.P.

L’altra sera, alla fine di una riunione con scopi cultutali, un gruppo di compagni/e ci siamo messi a chiacchierare sulle prospettive regionali. Liberamente. Sapete su quale punto siamo stati tutti d’accordo? Centrosinistra e sinistra sono deludenti. Non decidono su nulla, anzi rimettono tutto in discussione.
La sinistra ha tenuto due buone riunioni, ha approvato due bei documenti, ma poi silenzio. L’unico punto fermo sembra la rottura  col centrosinistra. Nulla di scandaloso, s’intende, visti i precedenti e le posizioni del PD su guerra, invio di armi e dintorni.  Ma c’e’ la legge elettorale truffa (voluta, a suo tempo,  proprio dal PD in funzione anti5stelle), e un accordo tecnico e’ utile per vincere. E poi hanno deciso chi candidare alla presidenza? Silenzio. Muti. Ma gli elettori hanno diritto di sapere, specie chi li guarda con simpatia. Attendiamo con santa pazienza…
E il centrosinistra? Deus s’ndi campiri! In piena confusione. Le segreterie nazionali
 di PD e 5Stelle son d’accordo su Alessandra Todde, ma Soru, Milia, Licheri e altri non si arrendono. Danno segnali di voler essere loro i candidati alla presidenza, con convegni e altro. Ma non basta. Viene indetto  sulla Todde nientememo un sondaggio! E se questo non fosse favorevole alla Todde che si fa? Si torna indietro?  Follia pura! Certo che mettere d’accordo 20 sigle non dev’essere un compito facile!
Del programma poi non si sa nulla, salvo che c’è all’opera una commissione. Sulle basi militari, sulla guerra che si dice? Che si pensa sulla sanita’, sui trasporti, sull’energia, sul territorio? E sulla legge elettorale? E sulla revisione dello Statuto?
Forse siamo ansiosi, troppo esigenti. Ci vuol pazienza, compagni e compagne… ma - ammettiamolo - in giro c’e’ delusione, e non e’  buon segno. Certo, fra i compagni e le compagne, nessuno si asterra’. Chi voterà sinistra, chi centrosinistra. Ma gli elettori comuni? 

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