Sanità penitenziara sarda: Cappellacci prema sul Ministro Fitto!

8 Luglio 2009
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Maria Grazia Caligaris - Presidente Socialismo Diritti Riforme

L’imminente incontro a Roma tra il Presidente della Regione Sardegna e undici ministri della Repubblica è l’occasione più adeguata per sollecitare il responsabile del Dicastero degli Affari Regionali Raffaele Fitto a nominare i componenti della commissione paritetica Stato-Regione. E’ urgente infatti il passaggio della sanità penitenziaria al sistema sanitario, attualmente bloccato per il gravissimo ritardo nella nomina dei componenti governativi della commissione. che dovrà approvare le norme attuative.
Purtroppo la sanità penitenziaria in Sardegna vive una lunga fase di confusione e inadeguatezza a cui stanno sopperendo da troppo tempo con senso di responsabilità gli operatori. La buona volontà e l’abnegazione però non possono più garantire un servizio ai cittadini detenuti e corre il rischio di non poter essere utilizzato anche il finanziamento di un milione di euro predisposto dall’assessore della Sanità nella manovra-bis.
La Regione Sardegna non solo ha indicato i rappresentanti nella Commissione paritetica, ma da diverse settimane il gruppo di lavoro appositamente costituito dall’assessorato, in cui figurano diverse professionalità, ha elaborato la bozza che recepisce le direttive, adeguandole alle esigenze specifiche della Sardegna, del decreto ministeriale di oltre un anno fa. E’ quindi improcrastinabile la definizione della Commissione paritetica.
Nell’ambito del passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della giustizia alle Asl dovrà tra l’altro essere considerato il ruolo di alta specializzazione degli operatori. Un punto particolarmente problematico è quello relativo alla funzione dei medici e degli infermieri penitenziari che dopo un’esperienza pluriennale acquisita dentro le strutture carcerarie non possono essere assimilati con automatismi agli altri colleghi. Ovviamente ciò comporterà il loro utilizzo a tempo pieno come i bisogni dei detenuti, spesso malati, richiedono.

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