A.P.
Nel centrosinistra presenta una evidente difficolta’ la scelta del candidato alla presidenza. Ci sono vari nomi: la Todde, poi si e’ fatto avanti Soru, mentre Milia in forma piu’ soft presenta un suo libro. Ci sono poi altri molto attivi: la Del Zompo, Silvio Lai, Romina Mura e cosi’ via.
Ora, a parte nomi come Soru, gia’ giudicati seveŕamente e irreversibilmente dagli elettori, gli altri richiedono il placet dei gruppi dirigennti ed e’ un percorso difficile e accidentato. Sotto questo profilo Alessandra Todde sembra favorita perche’ - almeno cosi’ si dice - ha l’investitura di Conte e della Schlein. Dunque e’ - per cosi’ dire - a posto. Per di piu’ non e’ del PD, cui si devono le cattive performance di Pigliaru e di Soru. Una presidenza pentastellata sarebbe una bella novita’. Sennonche’ non ha il consenso del gruppo consiliare M5S, e l’opposizione di Licheri. Un ostacolo non secondario, anche se incomprensibile. Peraltro, non e’ stato esplicitato e motivato.
La situazione e’ dunque ferma. C’e’ paralisi. Qualcuno propone le primarie per uscirne. Ma senza un accordo, la mobilitazione successiva appare priblematica. Il futuro non e’ roseo per il centrosinistra. A quando la prossima riunione plenaria?
3 commenti
1 Aladin
4 Settembre 2023 - 08:56
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=147052
2 Franco Meloni
4 Settembre 2023 - 23:19
Contrariamente al pensiero prevalente secondo cui “prima il programma poi il candidato presidente”, stando come stanno le cose, credo sia necessario indicare subito il nominativo del/della candidato/a, a cui dare l’incarico di coordinare tutte le successive fasi (definizione della coalizione e del programma comune, delle compatibili differenziazioni programmatiche entro cui possano muoversi le singole liste, nonché relativamente alle candidature). Credo che molti dei possibili candidati, avuto riguardo ai nomi che circolano, abbiano le caratteristiche necessarie per la candidatura. Personalmente la mia preferenza andrebbe ad Alessandra Todde. Ma se non si raggiunge una intesa su un nome, è necessario ricorrere alle primarie. Deve essere comunque chiaro che il/la candidato/a presidente, dal momento della sua designazione ufficiale, dovrà abbandonare ogni appartenenza e rappresentare nelle trattative e oltre una figura super partes. Saludos
3 aldo lobina
5 Settembre 2023 - 08:43
Più che una riunione plenaria a questo punto serve un conclave. Chiudere la porta cioè fino alla decisione, ma c’è il rischio concreto che gli elettori abbiano comunque già pensato di gettare la chiave in un pozzo, senza fondo.
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