Il cavaliere passa da un casino all’altro: è l’ora del G8

7 Luglio 2009
1 Commento


Amsicora

Ma vi sembra che non abbia ragione il Guardian nell’ipotizzare l’Italia fuori dal G8, in favore della Spagna? Vi pare serio spostare all’ultimo momento la sede del Summit? E per di più organizzarlo in un luogo a forte rischio sismico solo per un fatto di pubblicità politica interna? E poi manca l’agenda. Secondo una fonte citata dal giornale inglese “gli italiani - nell’organizzazione del summit - sono stati terribili. Non ci sono né metodi, né programmi”. Il giornale scrive che, negli ultimi giorni, in assenza di iniziative concrete in agenda, gli Usa hanno preso il controllo della situazione, organizzando una “teleconferenza tra gli sherpa, in un ultimo disperato tentativo di inserire degli obiettivi nel summit”. Un analista della New York University, Richard Gowan, citato dal giornale, critica duramente la presidenza di Silvio Berlusconi: “Gli italiani non hanno idee e hanno deciso che la cosa migliore è propagandare un’ agenda molto sintetica per nascondere il fatto che non hanno realmente un’agenda”.
Ecco perché “all’interno del G8 crescono le voci di un’espulsione dell’Italia, perché i piani del summit sono caduti nel caos”. Per di più, stando ad alcune affermazioni di alti funzionari occidentali, “il G8 è un club, con la sua quota partecipativa da pagare, e l’Italia non sta pagando”.
Il caos è manifesto anche sul piano della sicurezza. Il Cavaliere ha puntato a L’Aquila nella convinzione che il dramma di quella terra esentasse di per sé dalla contestazione nei confronti di un vertice superato e privo di senso. Ora, si accorge che non è così e scatena una repressione degna del miglior fascismo. L’arresto tardivo di 21 persone per i fatti del maggio scorso a Torino è assurdo perché motivato con la necessità di prevenire disordini a L’Aquila. Anzitutto, non si possono arrestare dei cittadini a fini di mera prevenzione in relazione ad un evento diverso da quello in cui sarebbe stato commesso il reato. Secondariamente, è puerile pensare che questi arresti fermino una protesta dalle ragioni profonde. 
Comunque, anche su questo terreno sembra che Berlusconi stia ripetendo gli errori di Genova, puntando le chances di successo soltanto sula mano pesante. La tragedia e i misfatti del capoluogo ligure non gli hanno insegnato nulla. Che disastro!

1 commento

  • 1 M.P.
    7 Luglio 2009 - 21:25

    Il cinghiale, circondato dai cani, cerca di difendersi da ogni parte finchè, inevitabilmente, colpisce da qualche parte.
    Il NOSTRO è addentato da ogni parte: la moglie, le donnine, Ferrara (manca solo Fede), la Chiesa (unzione già revocata?), autorevoli giornali stranieri e persino l’ipotesi di uscire dal G8; l’unico spazio che gli resta a portata di zanna è quello delle manifestazioni anti-G8.
    I fatti di Genova gridano ancora giustizia e vendetta, ma allora era una scelta di attacco; ora invece si tratta della reazione del cinghiale ferito.
    E’ PERICOLOSO!

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