Regionali. Un tema unitario? L’energia

31 Agosto 2023
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A.P.

Continuiamo nell’esame di temi su cui la convergenza tra centrosinistra e sinistra in Sardegna è possibile. Basta confrontarsi.

L’altro giorno ho segnalato un tema di discussione fra cs e sinistra in vista di un raggruppamento unitario per le prossime elezioni regionli. Un tema incandescente e divisivo: la pace e la guerra che, in Sardegna, passa attraverso l’opposizione o l’adesione alle basi militari. Ho osservato che l’evoluzione della situazione internazionale, con Zelensky sempre più in discussione negli ambienti occidentali, tanto che per la prima volta parla di soluzione politica della questione Crimea, con la Germania che propone la proroga nella destinazine del 2% del bilancio alle spese militari, con una approvazione della Schlein. Insomma, una situazione in movimento che consente di porre fra gli obiettivo di un nuovo governo della Regione il ridimensionamento delle basi militari in vista di una loro eliminazione.
Ora, penso ad un altro tema, meno divisivo e su cui è più semplice convergere: l’energia. Da tutte la parti giungono domande delle multinazionali del settore per installare pale eoliche o pannelli fotovoltaici. I sindaci sono in rivolta, sostenuti dalle popolazioni. Pale e pannelli sono richiesti in aree di pregio agricolo o archeologico. Perfino vicino alla Regia nuragica di Barumini. Fernando Codonesu, che è un esperto, ha dimostrato che sull’energia possiamo essere autosufficienti e che dunque possiamo rivendicare la potestà legilsativa esclusiva, con una modifica statutaria che ci riconosca l’autogoverno su questa materia. Sono passati 75 anni dall’approvazione dello Statuto, il mondo è cambiato, e ciò che prima bisognava fare col concorso dello Stato, ora si può fare in autonomia, da soli. Si possono individuare terreni dismessi da attività produttive (es. cave) dove mettere pale senza pregiudizio per il territorio o pannelli. Sull’energia solare poi si può, a legislazione vigente, creare perfino una comunità energetica regionale. E’ sempre Codonesu a dirlo e scriverlo con argomentazioni convincenti, fondate su dati scientifici e tecnici.
Ed allora ecco un altro obiettivo su cui cs e sinistra possono ragionare e trovare un’intesa programmatica. Com’è evidente, la materia interessa anche l’uso del territorio, aggiungendo un motivo per rivendicarne l’autogoverno.
Insomma, se centrosinsitra e sinistra ragionano sui temi caldi, senza pregiudizi, un programma unitario si può fare, molto avanzato e vincente, perché legato alle esigenze e ai bisogni per cui i territori sono già in movimento. Bisogna però spostare l’attenzione dalle schermaglie di schieramento o personali e tornare ai grandi problemi dell’isola. Ci siamo capiti?

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