In Sardegna il centrodestra è fermo, il centrosinistra pure

5 Luglio 2023
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A.P.

In Sardegna  il centrodestra al governo e’ paralizzato anche nelle cose intorno alle quali c’e’ un largo consenso al di la’ degli schieramenti. Pensate al nuovo stadio per il Cagliari di nuovo miracolosamentein serie A. L’entusiasmo popolare e’ cosi diffuso per il goal di Pavoletti all’ultimo minuto che la strada per la realizzazione dell’opera e’ tutta in discesa.

Sugli ospedali, ne servono nuovi  nei territori, a Cagliari si possono ampliare quelli esistenti. Ma Solinas - sembra - vuole abbandonare quelli esistenti e farne dei nuovi, di sana pianta. Rimangono sguarniti i servizi sanitari nei territori. Mancano medici condotti, mancano i pediatri, si riducono i centri di primo intervento, le guardie mediche. Due importanti citta’ come Carbonia ed Iglesias si contendono il pronto soccorso e altri reparti essenziali. Sono questioni complesse, ma anche qui c’e’ una larga convergenza, una urgenza, ben espressa in convegni e manifestazioni popolari, come quella regionale a Cagliari del 24.

La convergenza sociale e la paralisi della giunta e della maggioranza regionale sono il segno piu’ evidente della inadeguatezza ad affrontare e risolvere i problemi grandi e piccoli.

E l’opposizione? E’ un insieme di sigle, ognuna mobilitata a cercare posti in Consuglio regionale. Sembriamo tornati alĺe consorterie dell’Ottocento. I raggruppamenti, le bande si formano  intorno ad uno o più notabili che puntano al seggio per poi distribuire prebende ai loro seguaci. Cos’e’ il PD se non una consorteria di bande? E i progressisti? Maestri nell’assicurarsi il seggio, usando i programmi a soli fini personiali. Autoreferenziali, senza radici nei luoghi di lavoro e nel sociale. Il contrario di ciò che è stata e dev’essere la sinistra. 

Ci sono però nuove associazioni animate da un sincero spirito di rinnovamento (per esempio, Orizzonte Sinistra), molte non svolgono attivita’ direttamente politica, ma attivita’ culturale solo latamente politica. Ora bisogna unire tutte queste forze. Ma come fare? Chi prende l”iniziativa? Come si costruisce il programma? E poi ecco una scelta molto difficile: come individuare il leader del centrosinistra? Ci sono poi da considerare forze che stanno alla sinistra del centrosinisrtra, come Rifondazione, Potere al popolo, Rossomori e altri. Sono anch’esse essenziali per vincere.  Il 7 luglio si svolge un incontro delle forze del centrosinistra, un tavolo unitario o alla ricerca di una coalizione unitaria. Chissa’ cosa combinera’. La vedo complicata. Ma e’ gia’ un segnale positivo.

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