No a Calderoli. Alla genuflessione umiliante di Solinas e Pais opponiamo una protesta forte e una proposta giusta

15 Maggio 2023
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A.P.

Questa non e’ una settimana come le altre in Sardegna. Arriva Calderoli ad illustrare al Consiglio regionale la “bonta’” della sua legge sull’Autonomia differenziata. Coi governanti sardi ha gia’ trattato. Ha promesso loro di riprodurre nella sua legge il principio d’insularita’ e in cambio i nostri eroi hanno aderito all’iniziativa del ministro.
Non ci vuol molto a capire che si tratta di uno scambio ineguale. Calderoli da’ alle regioni del nord una ventina di nuove materie e le risorse per gestirle, i sardi  prendono quanto gia’ hanno, ossia un principio gia’ inserito nella Costituzione. Le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna incrementano poteri e risorse, i sardi ottengono solo vaghe⁷ promesse. Siamo in presenza di una umiliante genuflessione dei governanti sardi ai padroni continentali, simili a quelle vergognose ai piemontesi ai tempi del Regno di Sardegna.
Cosa chiediamo? E’ semplice. Chiediamo organicita’ e parita’ di trattamento. Una modifica dei poteri non puo’ riguardare  solo poche regioni, ma deve coinvolgerle tutte in un disegno generale. Devono essere precisate le funzioni unitarie statali e quelle che interessano solo le comunita’ locali, da assegnare alle regioni. La Sardegna poi ha le sue peculiarita’ non solo legate alla insularita’ ma anche - come amava dire Umberto Cardia - al carattere etno-storico della sua comunita’. Il che richiede una vasta e approfondita rivisitazione dello Statuto. Come si vede, ben altro che un veloce incontro propagandistico con un ministro leghista.
Ma anche noi  del Comitato per il NO  stiamo preparando l’accoglienza dell’illustre ospite. Un sit-in davanti al consiglio regionale il 19 alle 10 in cui gli diremo No alla sua autonomia dei ricchi e si’ ad una vera autonomia per tutti, con le dovute specificita’ per la Sardegna. Glielo diremo civilmente, ma a gran voce, perché siamo incazzati.

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