Leggendo L’Unione vien voglia di ridere e… di ribellarsi!

26 Aprile 2023
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A.P.

A me l’Unione sarda talvolta sembra un giornale comico. Cosa si puo’ dire di un quotidiano che l’altro giorno ha dedicato cinque articoli (si’, proprio cosi’, cinque!) ai cani. Mezza pagina con foto grande ad un forestale che tiene in braccio un bel cagnolino bianco, più avanti la notizia di uno (un cane, s’intende)che si è accasato felicemente a Roma e così via.  Sia ben chiaro si tratta di animali splendidi, amabili e anche indispensabili per i pastori (mio padre li considerava molto, dati i suoi trascorsi di allevatore), ma cinque articoli in un giorno - con tutto ciò che preme agli uomini e alle donne - non vi paiono troppi?
C’e’ pero’ dell’altro. Per esempio, non vi sembra comica la sparata della RWM che dice di volersi far carico degli eventuali esuberi di P. Vesme? E’ possibile? Che facciamo? Inondiamo il mondo di bombe made in Sardinia? I tedeschi che producono nell’isola, per interposta persona, cio’ che non possono sfornare in terra tedesca? Non e’ questo il vecchio e mai cessato rapporto coloniale, che, col ricatto del lavoro, del pane, ci opprime da secoli, violentando la nostra indole di popolo pacifico e non violento?
Ma ci sono anche notizie serie, da non prendere sotto gamba.
Bene ha fatto e fa Mauro Pili a denunciare  le manovre militari. Un’occupazione, con giochi bellici in vista della guerra vera, dei mari e delle contrade dl’isola. Cos’altro ci devono fare perche’ noi sardi  ci ribelliamo contro basi, armamenti, pale eoliche calate dall’alto per il business di lor signori?
Non si e’ superata la misura?  C’è il tanto per ribellarsi. Pacificamente, ma fermamente.

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