Armi, armi, armi, solo armi! Di pace? Parla unicamente Wang Yi

23 Febbraio 2023
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Amsicora6

Confesso, col passar degli anni, capisco sempre meno, c’è una certa estaneazione dal presente e si rorpopongono teorie e visioni del passato. Ad esempio, per me gli USA, a un certo punto sono diventati i gendarmi del mondo e vogliono restarlo. Ad onor del vero, chi legga la storia, sa che lo hanno preteso fin dalla loro nascita, dopo la rivoluzione contro la Gran Bretagna. Ed hanno mantenuto la schiavitù e il massacro dei pellirosse, pur dichiarandosi democratici e liberali. Washington, Jefferson e tutti i primi presidenti americani erano schiavisti, proprietari di schiavi, e per lo sterminio dei pellerossa.
Ma veniamo ai nostri giorni. Guardate i media occidentali e quelli, privati e pubblici, nostrani. Salva qualche meritoria eccezione, ci parlano di un gran traffico “democratico” a Kiev, Polonia e Monaco, con solenni promesse d’armi sempre più micidiali, armi, armi, e ancora armi, e chi ha atteggiamenti aggressivi è solo Putin. Questi, non va in Messivo o a Cuba a lanciare proclami contro gli USA o a pretendere di mettere missili. Parla al suo parlamento e al suo popolo. Ammonisce cahe utilizzerà tutti i mezzi, ma non sparerà il primo colpo atomico, e lo si stigmatizza e demonizza. Minaccia la guerra nucleare, ma solo se la iniziano gli altri! Ma cosa fareste voi, se foste il presidente della Russia? Gli USA intimano ai cinesi di non inviare aiuti e armi a Mosca e loro riempiono Kiev di armi e di miliardi! Non vi sembra contaddittorio,  assurdo? Giustamente la Cina dice che sarà essa stessa e i suoi governanti a stabilire il da farsi, a seconda dell’evoluzione della situazione.
Ed a proposito della Cina, l’unica voce sensata, pacata e ragionevole è stata, in mezzo a quei proclami guerreschi, quel frastuono d’armi e di sanzioni, ad una assurda isteria bellicista, quella del ministro degli esteri cinese. Ha detto che farà una proposta di pace. Finalmente! Un po’ di sale in zucca, fra tanti avventurieri e improbabili statisti. Ma lo sanno i giornalisti nostrani che i cinesi hanno fatto e vinto la più grande battaglia anticoloniale della storia? Ma lo sanno che Mao si è solo difeso e non ha mai attaccato nessuno? Lo sanno che lui si è  sempre sempre battuto per la coesistenza pacifica e lo scambio paritario? Certo anche loro non vogliono tornare a subire l’egemonia e il comando altrui. E hanno la questione di Taiwan, che è territorio storicamente loro.
Insomma, ci sono molte bizzarrie e incongruenze nella vicenda, ma i nostri media, salvo qualcuno, sono a senso unico: armi, armi, armi! Per favore, parliamo un po’ di pace, come fa Wang Yi! E il nostro amato Francesco!

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