Andrea Pubusa
L’invasione russa in Ucraina iniziò il 24 Febbraio 2022. Una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che segue ad altrettante violazioni dall’altra parte, e chiede giustizia immediata.
“Europe for Peace” ha invitato a promuovere mobilitazioni nelle città italiane ed europee a un anno dall’invasione dell’Ucraina per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace, per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti.. La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno! Ecco la giusta parola d’ordine.
Ora in questo contesto a Cagliari si svolgeranno due manifestazioni, una il 24 indetta dalla CGIL, un’altra, il 25, da “Prepariamo la pace”, che è mobilitata in città tutto l’anno e raccoglie molte associazioni di base. E’ inutile dire che molti aderenti a “Prepariamo la pace” sono anche iscritti alla CGIL e viceversa. La duplicazione di manifestazioni ha creato qualche confusione. Ed anche in qualcuno un quesito: a quale delle due manifestazioni andare?
In realtà, le due manifestazioni nascono da una matrice comune, che è la mobilitazione indetta da Europe for peace: in linea generale il rispetto dell’art. 11 della Costituzione, ripudio della guerra e modo di risoluzione delle centroversie internazionali per via diplomatica entro gli organismi a ciò preposti (anzitutto l’ONU). Il che importa che la guerra non va alimentata con il riarmo e l’invio di armi.
In questa prospettiva comune ci sono poi le specificità, e non è detto che tutte la associazzioni condividano quelle di altre. L’unità e la condivisione si raggiunge, però, badando agli obiettivi di fondo, che qui sono comuni e si inquadrano nell’alveo della nostra Costituzione.
Ora le due date sono nate da esigenze organizzative delle diverse forze. Prepariamo la pace ha da tempo un contatto coi portuali genovesi e del Portogallo, che hanno più volte rifiutato il trasporto di armi verso le zone di guerra. Queste avevano già fissato per il 25 la propria mobilitazione, mentre la CGIL ha fissato esattamente il 24, ossia la data dell’inizio dell’invasione russa. Si è creata, così, l’impossibilità di unificare le manifestazioni, senza che peraltro ci siano state polemiche o contestazioni.
A quale dei due cortei partecipare, dunque? Ad entrambi, se possibile, per chi può farlo. Se no, all’iniziativa che si prefersice, anche in relazione alla propria attività sociale quotidiana. Saranno indotti a preferire quella della CGIL i lavoratori dipendenti, i pensionati, insomma tutte le persone con cultura e pratica sindacale o partitica; preferiranno forse la manifestazione di “Prepariamo la pace” i “movimentisti”, presenti durante tutto l’anno nelle mobilitazioni per la pace, contro le basi militari e simili. Una cosa è certa, non c’è alcuna ragione per dividersi. Le forze belliciste delle varie parti spingono per la contoinuazione del massacro e della distruzione. Gli USA vogliono contiuare a fare i gendarmi del mondo, la Russia non ci sta ad essere comandata da terzi. Il popolo ucraino è la vittima sacrificale di questo scontro mondiale.
Noi, mobilitandoci e partecipando a tutte le manifestazioni, a Cagliari quelle del 24 e del 25, cerchiamo, insieme a milioni di cittadini in tutta Eutopa, di fermare la guerra. E lo facciamo con spirito unitario.
2 commenti
1 Aladinpensiero
18 Febbraio 2023 - 08:37
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=140872
2 salvatore drago
19 Febbraio 2023 - 15:53
Gentile Prof.
Leggo sempre, con interesse i suoi scritti e li trovo stimolanti lotre che interessanti, stavolta mi trovo leggermente in disaccordo con lei: Lei dice che la guerra è iniziata il 24 febbraio del 2021 (per meglio specificare “l’invasione russa”) La Fed. Russa, a mio parere, ha risposto, invece, ad un accerchiamento che si prospettava ai suoi confini da parte della NATO. La guerra è iniziata nel 2014 ed ha provocato 15.000 morti in Dombass, un popolo che, a torto, o ragione, si sente russo. La guerra è iniziata allorchè milioni di russofoni sono stati costretti a cercare rifugio in Russia e questo succedeva mentre le democrazie occidentali inneggiavano al regime di Zelensky e quel ch’è peggio lo rifornivano di armi. Ha ragione lei, prof. quando dice che le due manifestaazioni non devono essere conflittuali (ed io nei limiti del possibile cercherò di esser presente a tutte e due le manifestazioni) ma con un distinguo sottile distinguo: O si è per la pace e, quindi, si rifiuta di inviare armi a paesi in guerra così come fanno i portuali di Genova e chi la pace la vuole ma…. siede nei consigli di amministrazione di industrie belliche come la Leonardo e lotta per la difesa della RWM e per i suoi droni e missili da spedire a Nazioni guerrafondaie e para-naziste. Le auguro una buona serata e, spero, ci vediamo il 24 ed il 25. salv.
Risposta
Caro Salvatore,
ad onor del vero, la guerra e’ stata ideata fin da quando gli USA hanno deciso di continuare a fare il gendarme del mondo anche dopo la caduta del muro e il crollo dell’Unione sovietica. Gli USA hanno cosi’ circondato la Russia per frantumarla e assoggettarla. Il popolo ucraino e quello russo pagano la guerra. Questo massacro noi dobbiamo fermare con una trattativa giusta. Il 24 e il 25 alle manifestazioni ci sara’ il popolo che si batte per questo e noi dobbiamo essere li’ con la gente. Chi e’ in piazza il 24 con la Cgil non fa parte di consigli di amministrazione e non vuole l’invio di armi. Vuole la pace subito.
Andrea Pubusa
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