Mattarella e Benigni: due sfasciatori a Sanremo

9 Febbraio 2023
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Amsicora

Non che io non voglia Mattarella  al  festival ci mancherebbe! Anzi lo voglio e come! Lo vorrei sentire anche cantare. Chissa’ forse e’ migliore dei tanti caproni che si sentono belare sul palco. Benigni poi e’ uomo di spettacolo e dunque li’ e’ a casa sua.

Nulla quaestio, no ploblem, tottu appostu duncas, dunque. C’e’ solo un ma piccolo piccolo.  Mattarella e Benigni sono due sfasciatori della Costituzione piu’ bella del mondo. Roberto nel 2016 si e’ schierato con Renzi al referendum che doveva essere l’ultimo e decisivo colpo di piccone alla Costituzione nata dalla Resistenza. E poi si e’ anche saputo che dietro c’era un retroscena non molto edificante. Ma lasciamo stare …

Mattarella ha firmato i decreti e gli atti che derogano al divieto di invio di armi a paesi belligeranti. Ha approvato il vulnus alla legge n. 195 del 1990 che ha bloccato la vendita di bombe alla RWM all’Arabia Saudita, per capirci. E quindi ha forzato e violato l’art. 11 della Costituzione di cui la legge n. 195 è diretta attuazione. Una retromarcia grave e in controtendenza rispetto all’applicazione corretta dell’art. 11, di cui non a caso a Sanremo Benigni si è guardato bene di parlare. Se siamo sull’orlo della terza guerra mondiale, Iddio non voglia, la responsabilita’ e’ anche dell’Italia e di chi la preside.

E non mi si venga a dire che di queste cose a Sanremo non si deve parlare, visto che Zelensky proprio di questo parlera’ ancorche’  per bocca altrui. Insomma due eversori della Carta a celebrarla! Allegria! Allegria! diceva quello. Ma cosi’  va il mondo e non c’e’ proprio da stare allegri…

A si biri cum saludi!

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