Università. Solo 13 prof non giurarono, quelli sospesi avevano giurarono fedeltà al fascismo

30 Gennaio 2023
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A.P.

Una doverosa precisazione.

A Cagliari nei giorni scorsi  sono stati ricordati i professori sospesi dall’Universita’ dopo le infami leggi razziali fasciste. Subirono un’ingiusta sanzione per il solo fatto d’essere ebrei. Pero’ non si ricorda che costoro prestarono giuramento di fedeltà al regime fascista.

Ci sono stati invece quelli che hanno dovuto lasciare la cattedra perché hanno rifiutato di giurare. Su più di 1.200 prof. sono stati solo 13. Di questi aveva insegnato a Cagliari Mario Carrara, genero di Lombroso, antifascista dichiarato e  docente a Torino.

Si legga la storia di questi docenti e si avra’ una testimonianza  di grande dignità e libertà intellettuale. Un esempio per chi resisteva e resiste di fronte ai non pochi che si genuflettono ai potenti di turno, oggi perfino neofascisti.

Scheda

Regime e Dissenso 1931. I Professori che rifiutarono il giuramento fascista

 Mercoleì 5 e giovedì 6 maggio 2021, in collaborazione con il Sistema Museale e l’Archivio Storico, il Centro di Studi per la Storia dell’Università di Torino ha organizzato un convegno di studi e una mostra nel 90° anno del giuramento richiesto dal Regime fascista.

Le motivazioni sono legate al fatto che dei tredici professori universitari che nel 1931 rifiutarono di firmare, otto ebbero ruoli importanti nell’Ateneo torinese, e con gli altri vi furono contatti significativi:

  • il giurista Francesco Ruffini (1863-1934)lo storico dell’arte Lionello Venturi (1885-1961) e l’antropologo Mario Carrara (1866-1937) sulla cattedra di Antropologia criminale e medicina legale, tutti in servizio all’università di Torino nel 1931;
  •  il matematico Vito Volterra (1860-1940) che aveva tenuto la cattedra di Meccanica razionale a Torino dal 1893 al 1900 e all’epoca era senatore e docente alla Sapienza di Roma;
  • l’orientalista Giorgio Levi Della Vida (1886-1967) che aveva insegnato a Torino sulla cattedra di Lingue semitiche dal 1916 al 1918 e anch’egli all’epoca era professore alla Sapienza di Roma,
  •  lo storico Gaetano De Sanctis (1870-1957) che tenne a Torino la cattedra di Storia antica dal 1900 al 1929 e passò poi anch’egli alla Sapienza di Roma;
  • Piero Martinetti (1872-1943) e Edoardo Ruffini Avondo (1901-1983), che a Torino si formarono e si laurearono, e fecero la loro carriera il primo all’università di Milano, sulla cattedra di Filosofia, e il secondo all’università di Perugia;
  • Leone Ginzburg (1909-1944) libero docente all’università di Torino.

Fra gli altri docenti che rifiutarono il giuramento troviamo:

  • il chimico Giorgio Errera (1860-1933) che a Torino si era laureato con M. Fileti e aveva ottenuto l’abilitazione alla libera docenza in Ottica chimica, e aveva poi insegnato a Messina e Palermo, e dal 1917 teneva a Pavia la cattedra di Chimica generale;
  • il giurista Fabio Luzzatto (1870-1954) sulla cattedra di Diritto agrario presso l’università di Macerata,
  • il teologo Ernesto Buonaiuti (1881-1946) sulla cattedra di Storia del cristianesimo a Roma;
  • il medico Bartolo Nigrisoli (1858-1948), sulla cattedra di Clinica chirurgica all’università di Bologna;
  • l’economista De Viti De Marco Antonio (1858-1943) dell’università di Roma, che grazie a L. Einaudi pubblicò a Torino la 2° ediz. del trattato Scienza delle finanze (1932), tradotto poi in varie lingue.

Parallelamente al convegno, l’Archivio storico dell’Università di Torino rende disponibili on line, col contributo di altri Archivi italiani, alcuni documenti particolarmente significativi riguardanti il contesto e i tredici docenti coinvolti:

 

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