Annus felix? Dipende da noi

1 Gennaio 2023
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Andrea Pubusa

Annus horribilis il 1922, non c’e’ dubbio. Sarà felice il 2023? Lo speriamo. La pace anzitutto, questo il bene più prezioso che vorremmo. Siamo con Francesco, senza riserve, siamo con le persone di buona volontà, siamo contro le armi di entrambi i contendenti perchè sono queste che uccidono e devastano. Siamo contro quelle russe e quelle ucraine. Le une e le altre sono strumenti di morte. Non è  vero che non si può fare altrimenti. Smettere si può, fare altrimenti è possibile, e non è vero che, senza invio di armi, l’Ucraina soccombe. Se Europa, Usa e gli altri anziche’ mandare armi, sostenessero  diplomaticamente l’Ucraina, questa manterrebbe la sua indipendenza e la sua integrità, come tutti vogliamo. Deve però anch’essa rimanere indipendente e neutrale, perchè adesso non lo è. Non deve far installare missili contro la Russia, come gli Usa non permettono di averne sull’uscio di casa. Annus felix sarà il 2023 se ci si siederà attorno a un tavolo con questo spirito.
Felix sarà se le risorse verranno destinate a lavoro, scuole,  sanità, a creare uguaglianza nella convinzione che solo questa fa star bene tutti. Qualcuno avrà un po’ di meno, qualcuno un po’ di più, ma tutti il necessario per vivere dignitosamente. Sembra difficile, ma è la cosa più semplice di questo mondo. Eppure non si capisce e non si fa. Fra ‘800 e ‘900 ci ha provato il movimento dei lavoratori. Ha ottenuto grandi risultati, sopratutto dopo la Liberazione, ma ora è da alcuni decenni che prende colpi e indietreggia. Iperliberismo e ora rigurgiti fascisti avanzano e non perdonano. Bisogna ripartire, con unita’, forza, slancio. Se l’anno sarà felix in gran parte dipende  da noi.

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