Andrea Pubusa
Programma
L’Anpi ricorda oggi 29 ore, alle 17,45 presso la sala della CSS - via Marche 9, a Cagliari i fratelli Fois di Porto Scuso nel centenario del loro assassinio per mano fascista.
La Commemorazione ufficiale, ad iniziativa del Comune di Portoscuso, si tiene, a partire dalle 9, a Portovesme nel luogo dell’eccidio e poi proseguirà a Portoscuso. Il pontile, dove è avvenuta l’uccisione, sarà dedicato alle due vittime.
Ieri abbiamo pubblicato una breve rievocazione dell’eccidio.
L’Anpi provinciale ha riramato il seguente comunicato:
L’Anpi ricorda il 29 a Cagliari i fratelli Fois di Porto Scuso nel centenario del loro assassinio per mano fascista
Il 29 dicembre del 1922 Luigi e Salvatore Fois furono vigliaccamente uccisi a sangue freddo, da una banda fascista proveniente da Iglesias mentre eranno al lavoro a Portovesme. L’azione criminosa si inquadra nel disegno del padronato e della dirigenza delle miniere di eliminare il movimento popolare, con in testa i minatori e i battellieri, che avevano conquistato negli anni precedenti gran parte delle amministrazioni locali e dirigevano le organizzazioni sindacali e molte cooperative.
I fratelli Fois erano a capo della cooperativa dei battellieri, dalla quale i fascisti pretendevano di estrometterli con l’intimidazione e la violenza. La loro uccisione fu la reazione criminale e premeditata al loro rifiuto e alla loro ferma resistenza.
Ricordare il sacrificio dei fratelli Fois significa dunque onorare, con loro, quanti si sono opposti al fascismo difendendo le libertà democratiche e i diritti del lavoro.
Con questo spirito, mentre nel Paese e in Sardegna si manifesta una ripresa di umori e movimenti che si richiamano al fascismo,
l’ANPI e il Coordinamento per la democrazia costituzionale (CDC) invitano i cittadini a partecipare alle iniziative in ricordo dei fratelli Fois nell’anniversario del loro sacrificio e a continuarne l’opera in difesa delle libertà sancito nella Costituzione antifascista.
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Il 29 alle 17,45 nella sala della CSS via Marche n. 9 a Caglari l’ANPI, insieme al CRC - Coordinamento per la democrazia costituzionale - ricorda l’eccdio dei fratelli Fois con un incontro introdotto da Andrea Pubusa, lettura degli atti processuali di Rita Atzeri e Piero Marcialis, canti popolari e antifascisti del Coro dell’Anpi diretto da Roberto Deiana.
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Perché noi democratici dobbiamo annettere grande inportanza al ricordo dell’eccidio dei fratelli Fois fi Portoscuso? Anzittutto per onorare la memoria di questi due coraggiosi lavoratori. Due figure cristalline, impegnate nella difficile opera di dare digità e diritti al mondo del lavoro, di organizzarlo in modo da metterlo a capo delle amministrazioni locali e di consentirgli di trattare da posizioni di forza col padronato aggressivo delle minierie. Insomma, i fratelli Fois erano parte di quel vasto movimento sociale che nel Sulcis Iglesiente lottava per migliori condizioni di vita delle classi subalterne e per lo sviluppo democratico della Sardegna e del Paese.
Dobbiamo ricordarli per questo, perché i fratelli Fois sono il simbolo della riscossa dei lavoratori.
Dobbiamo non dimentoicare mai il loro sacrificio perché, se è vero che in quel mattino del 29 dicembre 1922, i fascisti fecero un passo avanti nella instaurazione del regime autoritario, è anche vero che non spensero il movimento di opposizione, che con Lussu, Gramsci e molti altri diedero vita alla Resistenza ed infine alla Liberazione e alle Costituzione.
Diceva incisivamente Piero Calamndrei che chi vuole cercare la nascita della Costituzione non deve recarsi nelle Università, anche se il contributo dei giuristi democratici è stato importante, deve andare nelle montagne, le fabbiche, i luoghi di lavoro dove si è versato il sangue per la democrazia. Dunque anche nel pontile di Portovesme dove i fratelli Fois hanno versato il loro sangue non chinarsi al fascismo. A quegki atti di resistenza noi dobbiamo le nostre libertà, che dobbiamo difendere ed allargare sopratutto in un periodo in cui gli umori fascisti ripendono vigore perfino nel governo. Dobbiamo troncre questi rigurgiti, subito, prima che sia troppo tardi.
Ecco perché, nonostante il periodo festivo, abbiamo ritenuto di dover organizzare questo ricordo e invtiamo i cagliaritani a partecipare. Sarà il modo migliore di salutare questo annus hoirribilis e di rinnovare l’impegno alla lotta democratica nel nome dei Fratelli Fois.
che si sono opposti alla prepotesna
1 commento
1 Giuseppino Granara
30 Dicembre 2022 - 10:51
Scrivi bene quando dici che bisognava e bisogna andare nelle fabbriche e sui monti, nei posti di lavoro dove non c’erano le fabbriche d’accesso. Noi abbiamo le 8 ore conquistate con gli inizi delle lotte operaie Buggerru è un esempio dei minatori uccisi . Questo di Portoscuso è un evento unico in Sardegna ad opera dei fascisti. Vorrei dire le lotte fatte nelle fabbriche a Portovesme con i cdf hanno dato dei risultati. Il fatto che c’erano nelle fabbriche l’ooss e partiti politici in primo luogo il P.C.I, con una cellula di oltre cento COMPAGNI che si riunivano nella sede del P.C.I di Portoscuso intitolata allora ai fratelli FOIS. Avrei tanti ricordi da scrivere e commentare. Ci saranno altre occasioni. Intanto l’amministratore di Portoscuso nell’anno che sta per iniziare promuoverà altre iniziative su tanti temi che si sono affrontati con il Prof. Caboni Giuseppe e un altro prof ora non ricordo . Saluto conaffetto ciauuuu
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