Red
Nonostante il trasferimento a L’Aquila, la mobilitazione dei sardi contro il G8 prosegue. Segnaliamo due importanti iniziative: una svoltasi sabato a La Maddalena sui temi della povertà e dei diritti dei popoli, promossa dalle sette organizzazioni che aderiscono alla “Carta di Zuri”. L’altra è indetta dal Socialforum di Cagliari. Questa formazione sociale ha avviato da tempo la riflessione e la mobilitazione contro il G8 ed ora promuove una iniziativa di particolare interesse: manifestare in bici contro il G8. Perché in bici? Perché è “il veicolo dal maggior rendimento energetico che si conosca attualmente e tuttavia è un mezzo efficace e veloce. Allo stesso tempo la bici è un mezzo povero, è economica, è alla portata di tutti; occupa poco spazio, ha bisogno di poca manutenzione, è silenziosa. E’ il mezzo di locomozione più diffuso nel mondo, anche e soprattutto nei paesi poveri”.
Come si vede due iniziative diverse, ma accomunate dalla sensibilità verso un l’unico dramma della povertà, frutto della globalizzazione capitalistica, fonte di inaccettabili disuguaglianze e discriminazioni.
Ecco le due iniziative
Il G8 dei poveri
Sabato scorso giugno un migliaio di persone ha manifestato a La Maddalena per chiedere alle istituzioni un “segnale forte” sui temi della povertà e dei diritti dei popoli. L’iniziativa è stata promossa dalle sette organizzazioni che aderiscono alla “Carta di Zuri”. L’incontro, già previsto prima dello spostamento del vertice dei “Grandi” all’Aquila, è promosso dalle sette associazioni e organizzazioni che aderiscono alla Carta di Zuri, il piccolo paese della Sardegna diventato simbolo della lotta alla povertà. La manifestazione voleva essere ed è stata un “segnale forte a tutte le istituzioni locali, nazionali ed internazionali perché nell’agenda politica vengano inseriti i problemi delle famiglie e chiedere che vengano promosse nuove politiche per i giovani e per quanti vivono la condizione di esclusione sociale”.
Al raduno maddalenino hanno aderito 800 rappresentanti delle aziende in crisi, lavoratori, pensionati e disoccupati e oltre 50 rappresentanti degli immigrati. Il “G8 dei poveri” si è snodato attraverso un vivace corteo che, partito dal porto della Maddalena, alle 10:15, è giunto all’Istituto delle suore “San Vincenzo De Paoli”. Qui si è tenuto un dibattito a cui ha partecipato vari esponenti del mondo associativo, sindacale e politico nonché il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, l’ambasciatore della Repubblica del Senegal e autorità religiose.
Cappellacci è stato vivacemente contestato, anche se è bene che la Regione sarda sia presente a queste iniziative.
E’ stato, infine, approvato un documento unitario nel corso di una piccola cerimonia di “Sa bertula e su pane” con lo scambio dei simboli tra i lavoratori sardi e i rappresentanti degli immigrati. “La nostra iniziativa - hanno spiegato i promotori della Carta di Zuri, che per l’occasione è stata tradotta in 50 lingue e consegnata a Cappellacci (verrà naturalmente inoltrata anche ai partecipanti del G8 a L’Aquila) vuole dare continuità alle lotte per i diritti di cittadinanza e per contrastare il fenomeno delle povertà”.
La manifestazione ha avuto anche la sua colonna sonora in “Procurade ‘e moderare (Barones sa tirannia)”, l’inno-simbolo della protesta contro ogni forma di povertà e colonialismo scritto nel 1794. La”Carta di Zuri”, dal nome della piccola frazione di Ghilarza, è un documento-appello per “i poveri della Terra” firmato il 27 settembre 2008, in vista del summit mondiale che si sarebbe dovuto tenere in Sardegna.
Ecco ora la presentazione della biciclettata di protesta indetta dal Socialforum
Cagliari Socialforum
NOG8 INBICI: 2-4 luglio 2009
Che cosa è il G8?
E’ un organismo di potere che pretende di rappresentare anche il resto del mondo senza aver avuto nessuna investitura democratica; una riunione dei leaders di 8 paesi (i più ricchi e potenti paesi occidentali + Giappone e Russia) per decidere come spartirsi le risorse energetiche del pianeta e tenere alto il tenore di vita dei paesi che rappresentano, a scapito dei paesi poveri e attraverso ogni strumento politico e bellico.
Chi siamo e cosa vogliamo?
Siamo per la pace e lo smantellamento delle servitù militari, per la giustizia, la cooperazione, il benessere, l’autodeterminazione dei popoli.
Siamo per il sostegno ad economie sostenibili e per il potenziamento delle risorse locali, per lo scambio e l’ autosufficienza alimentare.
Siamo per un ambiente sano e non inquinato, per le energie pulite e contro le centrali nucleari.
Siamo contro le politiche neoliberiste e le guerre in atto oggi nel mondo e contro quelle prevedibili per il domani
Proponiamo un evento politico di cui protagonisti siano cittadini e cittadine con i loro problemi quotidiani: un percorso attraverso alcuni paesi della Sardegna usando la BICICLETTA come mezzo di locomozione: Decimoputzu, Samassi, Pabillonis, Santa Giusta e Nurachi.
Scopi della pedalata: manifestare per far sentire la voce dei piccoli, le esigenze dei singoli popoli, i bisogni delle collettività schiacciate dal liberismo costruendo dal basso la democrazia partecipata, coniugando globale e locale.
Perché la bicicletta
La bici è il veicolo dal maggior rendimento energetico che si conosca attualmente e tuttavia è un mezzo efficace e veloce. Allo stesso tempo la bici è un mezzo povero, è economica, è alla portata di tutti; occupa poco spazio, ha bisogno di poca manutenzione, è silenziosa.
E’ il mezzo di locomozione più diffuso nel mondo, anche e soprattutto nei paesi poveri.
E’ un mezzo ecologico, un veicolo che non inquina, rispettoso della natura e delle persone.
Insomma, è un veicolo amico, a dimensione umana e realmente democratico.
Concretamente e simbolicamente, la bici è un mezzo accessibile a tutti per mettersi in movimento e manifestare contro i pochi che vogliono decidere per il mondo intero
Vogliamo attraversare alcuni territori della Sardegna in bicicletta e fermarci a parlare con le popolazioni e le Amministrazioni che ci accolgono: sarà per i pedalatori una possibilità di conoscenza e di scambio reciproco.
Vogliamo esprimere ai popoli in guerra la nostra solidarietà, contro l’idea (e le pratiche) secondo cui i problemi si risolvono con la guerra e i conflitti armati.
Il percorso
Il percorso sarà costituito da 2 tappe con soste intermedie per rifocillarsi, conoscersi, confrontarsi
Ad ogni fermata si proporranno materiali informativi e si cercherà un confronto con le popolazioni, con specifica attenzione ai problemi del territorio.
Prima tappa, giovedì 2 luglio: Cagliari - Samassi (Km. 40, dislivello 100 m.) sosta intermedia a Decimoputzu);
Seconda tappa, venerdì 3 luglio Samassi – Nurachi (Km. 73, dislivello 35 m.) soste intermedie a Pabillonis e a S. Giusta;
N.B. Si può partecipare con biciclette proprie o, se si vuole, con biciclette prese a noleggio, su prenotazione, dalla nostra organizzazione.
Il Convegno
Economie sostenibili, tutela del territorio e democrazia partecipata
Nurachi (Oristano) Sabato 4 luglio – ore 9.00-13.00
Il convegno è rivolto a tutti quanti siano interessati alla costruzione di una società e di un’economia sostenibili e rispettose dei diritti di tutte e tutti.
Saranno affrontate le questioni più scottanti dei territori attraversati nel percorso (agricoltura, energia, acqua, rifiuti), con testimonianze e contributi dei Cittadini e degli Amministratori di Nurachi, Samassi, Decimoputzu, Pabillonis e S. Giusta. E’ stato invitato anche il Presidente della provincia di Oristano.
Relazione di Marco Mostallino (giornalista e scrittore) sul tema “Energia Nucleare: perché e per chi?”
UN PO’ DI STORIA RECENTE
2001- Genova (zona rossa, scuola Diaz, piazza Alimonda, Bolzanetto)
Bici g8 da Milano a Genova in bicicletta, attraverso 5 tappe, per manifestare lungo il percorso (Pavia , Voghera e altre località) contro questo vertice illegittimo e portatore di violenza, diretta e indiretta).
Nel 2008 a La Maddalena viene smantellata la base USA.
Rimangono, a carico dei cittadini de La Maddalena e della Sardegna le scorie lasciate in eredità dagli USA, che devono essere smaltite: le bonifiche a terra (S. Stefano) e a mare sono tutte da rilevare e quantificare, perché i cittadini possano finalmente fruire del territorio, senza ulteriore pericolo per la propria salute.
2009: il G8, previsto a La Maddalena, viene dirottato dalla Sardegna in Abruzzo (salvo ripensamenti in alto loco)
COSTI e informazioni logistiche: La manifestazione sarà autofinanziata da ciascuno dei partecipanti.
Per i pasti e il pernottamento si conta sulla collaborazione di Associazioni, Comitati, Amministrazioni che operano nei vari Comuni. L’organizzazione prevede posti letto e pasti, sani ed economici, possibilmente con prodotti locali, in modo da rendere possibile la partecipazione anche a chi non ha grandi possibilità.
Si mangerà collettivamente in modo autogestito e si alloggerà in tenda e/o in sacco a pelo e/o in spazi messi a disposizione dai paesi ospitanti. Su richiesta e quando possibile, si potrà pernottare, previa prenotazione e con costi aggiuntivi, in pensioni private o B&B (da concordare con l’organizzazione). Ciascun partecipante prima della partenza dovrà assicurarsi della buona funzionalità della propria bici e dovrà attrezzarsi almeno di kit per la sostituzione di una camera d’aria.
N.B. Non siamo ancora in grado di fissare in modo preciso la quota di partecipazione, che non sarà comunque superiore ai 50,00 € (che coprono le spese di pasti, pernottamento, organizzazione).
N.B.1 Chi, fra i partecipanti al Convegno, desidera fermarsi a Nurachi per il pranzo, dovrà prenotare preventivamente presso l’organizzazione.
Organizzazione a cura del Cagliarisocialforum – www.Cagliarisocialforum.it
Contatti: nog8.inbici@tiscali.it
Referenti: Andrea Olla e Pinella Depau : via Goldoni 68 Cagliari Tel. 070/488780
indirizzo skype: olladepau; e-mail pinella.depau@tiscali.it
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