Liberta di riunione. Il ministro conosce la Costituzione? Un ripasso non gli farebbe male

31 Ottobre 2022
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Andrea Pubusa

Il rave di Modena si e’ concluso per fortuna senza incidenti anche se il ministro degli interni ha mostrato tutta la sua inadeguatezza. La  sua confusione e le sue pulsioni anticostituzionali.

Cos’e’ il rave party? E’ un raduno, una riunione di molte persone. Art 17 Cost. Anzitutto le riunioni in Italia non necessitano di alcuna autorizzazione. Mai. Non esistono liberta’ autorizzate. Il concetto di autorizzazione contraddice quello di liberta’. La Carta prevede solo un preavviso per le riunioni in luogo pubblico e lo richiede perche’ le forze dell’ordine garantiscano lo svolgimento della riunione o manifestazione in luoghi di pubblico transito, vie, piazze dove si esercitano altri diritti costituzionali, come quello di circolazione.

Nei locali aperti al pubblico (cinema, capannoni ecc.) non ci vuole neanche il preavviso perche’ sono luoghi chiusi al transito. Il rave di Modena, dunque, poteva svolgersi  liberamente senza alcun preavviso.

Altra cosa e’ la sicurezza. Si e’ detto che lo stabile di Modena  e’ pericolante. Se e’ cosi’, certo esiste in capo alle autorita’ competenti un dovere di proteggere la sicurezza e l’incolumita’, ma si versa in una situazione differente, in cui la liberta’ di riunione non c’entra, e non puo’ dirsi che l’incontro e’ illegittimo. Puo’ solo dirsi che, a causa della fatiscenza del locale, reca pericolo alla sicurezza e incolumita’ dei partecipanti. Quindi, l’invito a lasciare la struttura non ha nulla a che vedere con la legittimita’ costituzionale della riunione. Analogamente, se l’occupazione della struttura o del luogo in cui si svolge la riunione e’ illecita. Non c’e’ il consenso del proprietario. Anche in questo caso si pongono questioni che esulamo dalla liberta’ do riunione. Se il ministro lo avesse chiarito da subito, avrebbe evitato tensioni e discussioni fuori tema, e non avremmo pensato male di lui.

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